lunedì 22 aprile 2013

Moto GP: Le Dichiarazioni dei piloti dopo il GP di Austin




Austin si tinge di arancione con la doppietta Repsol Honda. Per Marquez pole, vittoria e leadership del mondiale. sul podio anche Lorenzo.
Subito un'ottima uscita dai blocchi di Pedrosa e Bradl che trovano le prime due posizioni seguiti da Marquez. Pattina Lorenzo, quarto, mentre Rossi recupera dall'ottava alla sesta piazza. 
Marquez recupera in fretta la seconda posizione con l'obiettivo di non lasciar scappare Pedrosa, mentre Lorenzo, ora terzo, fatica a tenere il ritmo delle due Repsol Honda. Dietro un errore di Cruthlow lascia la quarta posizione a Stefan Bradl mentre Rossi è in lotta per la sesta piazza con un ottimo Bautista. 
Pedrosa e Marquez dopo pochi giri sono già in fuga con quasi due secondi su Lorenzo. Dietro si consolidano le posizioni con Crutchlow seguito da Stefan Bradl e Rossi. 
A nove giri dal termine arriva il primo attacco di Marquez a buon fine. L'unica differenza tra i due piloti di testa sono le gomme, con il 93 che sceglie (a differenza di praticamente tutta la griglia) una mescola dura posteriore.
Si ritirano in sequenza Colin Edwards, Lukas Pesek e Danilo Petrucci. Pedrosa molla il colpo e lascia a Marquez la prima vittoria in MotoGP. Dopo la pole più giovane arriva anche la vittoria più giovane con 20 anni e 63 giorni. Sul podio, tutto spagnolo, ci sono il numero 26 e Jorge Lorenzo, che salva una domenica difficile con il terzo posto. 
Cal Crutchlow, Stefan Bradl e Valentino Rossi completano le prime sei posizioni. 
Marquez con questa vittoria trova anche la leadership del mondiale, appaiato a Lorenzo a 41 punti, ma davanti al connazionale per aver conquistato l'ultima vittoria in ordine cronologico.

Classifica gara:

01- Marc Marquez – Repsol Honda Team – Honda RC213V – 21 giri in 43’42.123
02- Dani Pedrosa – Repsol Honda Team – Honda RC213V – + 1.534
03- Jorge Lorenzo – Yamaha Factory Racing – Yamaha YZR M1 – + 3.381
04- Cal Crutchlow – Monster Yamaha Tech 3 – Yamaha YZR M1 – + 6.616
05- Stefan Bradl – LCR Honda MotoGP – Honda RC213V – + 12.674
06- Valentino Rossi – Yamaha Factory Racing – Yamaha YZR M1 – + 16.615
07- Andrea Dovizioso – Ducati Team – Ducati Desmosedici GP13 – + 22.374
08- Alvaro Bautista – GO&FUN Honda Gresini – Honda RC213V – + 22.854
09- Nicky Hayden – Ducati Team – Ducati Desmosedici GP13 – + 33.773
10- Andrea Iannone – Energy T.I. Pramac Racing – Ducati Desmosedici GP13 – + 42.112
11- Aleix Espargaro – Power Electronics Aspar – ART GP13 – + 48.837 (CRT)
12- Bradley Smith – Monster Yamaha Tech 3 – Yamaha YZR M1 – + 50.705
13- Ben Spies – Ignite Pramac Racing – Ducati Desmosedici GP13 – + 1’14.132
14- Randy De Puniet – Power Electronics Aspar – ART GP13 – + 1’15.651 (CRT)
15- Yonny Hernandez – Paul Bird Motorsport – ART GP13 – + 1’19.591 (CRT)
16- Michael Laverty – Paul Bird Motorsport – PBM 01 – + 1’34.391 (CRT)
17- Hiroshi Aoyama – Avintia Blusens – BQR FTR – + 1’39.823 (CRT)
18- Hector Barbera – Avintia Blusens – BQR FTR – + 1’39.952 (CRT)
19- Claudio Corti – NGM Mobile Forward Racing – FTR Kawasaki – + 1’46.773 (CRT)
20- Bryan Staring – GO&FUN Honda Gresini – FTR Honda MGP13 – + 1’48.084 (CRT)
21- Blake Young – Attack Performance Racing – Attack Performance APR – 1 giro (CRT)




Marc Marquez: “Una giornata bellissima. Dopo aver conquistato il mio primo podio a Losail ero felice, ancor di più oggi dopo questa mia prima vittoria in MotoGP. Sinceramente sta andando meglio di quanto mi aspettassi questo inverno, il merito è di tutta la squadra perchè senza il loro lavoro e supporto non sarei mai riuscito a raggiungere questi risultati. Oggi mi aspettavo una gara dura ed impegnativa, così è stato. All’inizio ho seguito Dani, poi a 10 giri dalla fine, quando ho visto aveva un piccolo problema, l’ho passato e sono riuscito a conquistare questa vittoria. Ho scelto la gomma dura e penso sia stata la soluzione giusta: rispetto a Dani avevo un piccolo vantaggio che mi è servito per raggiungere questo risultato. Sono ovviamente felicissimo, più che dei 25 punti e della leadership di campionato per esser riuscito a vincere alla mia seconda gara in MotoGP. Adesso mi godo questo momento perchè da Jerez si prospettano diverse gare difficili per me. Al titolo in questo momento non ci penso, guardo soltanto a Gran Premio dopo Gran Premio“.


Dani Pedrosa: “E’ stata una gara impegnativa, ma posso esser contento di questo risultato. Verso la fine ero un po' stanco, ho sofferto al braccio sinistro che ha perso energia a pochi giri dalla fine: questo ed un mio errore non mi ha consentito di lottare per la vittoria. Sono rimasto per quasi tutta la gara in testa con Marc che, così come a Losail, mi ha seguito. Lì ho pensato di lasciarlo passare, ma alla fine ho deciso di fare il mio ritmo fino a quando mi ha superato. A quel punto mi sentivo comunque in grado di potergli rispondere, ma a tre giri dal termine ho commesso un errore, ho perso 1″5 in una curva e, senza più energie al braccio, ho perso la gara. Peccato perchè la moto andava bene e rispetto a Losail ho ritrovato completamente la fiducia in sella. A Losail avevamo tanti problemi, anche qui nelle prove, ma oggi siamo riusciti a risolverli e ritrovare quella fiducia che cercavo. Perdevo qualcosa rispetto a Marc nel primo settore, ma nell’altra parte della pista andavo bene. In ogni caso è un buon risultato, complimenti a Marc che è stato davvero bravo e ha disputato una bellissima gara. Adesso andiamo a Jerez che è uno dei tracciati che mi piace di più…”


Jorge Lorenzo: “Il terzo posto? Era il massimo risultato possibile per noi oggi. Anzi, siamo andati meglio del previsto: ieri eravamo distanti dalle due Honda, ma oggi ho concluso soltanto a 3-4″ dal vincitore. Nel Warm Up abbiamo trovato una soluzione che ci ha permesso di ridurre il gap, in particolare perdevamo troppo tempo nelle curve da 1° marcia. Posso esser soddisfatto di questo risultato perchè, due decimi più veloce a giro, forse sarei persino riuscito a stare con Dani e Marco. Prima di questa gara eravamo un pò preoccupati, ma siamo stati in grado di non sfigurare ed ottenere un terzo posto importante per il campionato. Lascio Austin ancora in testa alla classifica seppur a pari punti con Marc che oggi ha disputato una gran gara: vincere alla sua seconda presenza in MotoGP ed alla sua età è da fenomeni. Per quanto mi riguarda sono comunque soddisfatto, con questo risultato ho raggiunto il 100° podio nel Motomondiale: dal Brasile 2003 ne è passato di tempo, ma sembra davvero volare, è incredibile!“.


Valentino Rossi: “Speravo di andare un pò meglio. Senza dubbio oggi è andata male. Sapevamo che questa sarebbe stata una delle piste a noi sfavorevoli, inoltre sin dal giro di ricognizione ho avuto un problema al disco del freno anteriore: di fatto si è staccato un pezzo, c’erano tante vibrazioni e problemi ad ogni staccata sin dal primo giro. A parte questo problema, oggi ho faticato. Abbiamo trovato una modifica giusta soltanto nel Warm Up, ma in gara la moto mi si chiudeva sempre davanti. Ho perso tempo dietro a Bautista ed, una volta che sono riuscito a passarlo, potevo raggiungere Bradl, ma a quel punto ho iniziato ad avere problemi sul davanti, soprattutto sul lato destro del pneumatico. Potevamo far meglio, ma sapevamo che qui sarebbe stato difficile per noi e dovevamo difenderci il più possibile. In ogni caso ho preso punti per il campionato, in classifica non sono poi così tanto distante e spero che a Jerez andrà meglio. Nei test ero andato bene, questo mi rende fiducioso di poter tornare sul podio. Marquez? E’ stato bravissimo, vincere alla seconda gara in MotoGP non è un caso: bisogna esser un fenomeno, oggi è riuscito a fare la differenza in gara così come ci era riuscito nei test“.


Cal Crutchlow: “Sono molto soddisfatto e abbiamo fatto un lavoro incredibile, che nessuno di noi si aspettava prima di arrivare in Texas. Senza test ero preoccupato e come se non bastasse c'è stato anche l'incendio nei box mercoledì notte. Finire quarto dietro a Marquez, Pedrosa e Lorenzo è un grandissimo risultato. Abbiamo fatto un'ottima qualifica e mi sono stupito del mio ritmo. Sfortunatamente in gara sono andato lungo nel tentativo di passare Bradl ma sono riuscito a rifarmi sotto. Ho corso sul ritmo di Lorenzo e questo mi da grande fiducia per le prossime gare. Sto dando il 100% e continuiamo a dimostrare che il pacchetto Monster Tech3 è competitivo. Ora andiamo a Jerez con l'obiettivo di fare un'altra grande gara”.


 Bradley Smith: “Dopo lo zero di Losail sono davvero felice di aver concluso la gara, ho imparato molto oggi sulla distanza di 21 giri. Su indicazione della Bridgestone ho scelto la gomma dura davanti, senza dubbio è stata la scelta giusta, ma ci ho messo qualche giro a comprender appieno il rendimento. Dopo Losail avevo bisogno di tutto, tranne che di una caduta, così nei primi giri ho preferito non correr rischi inutili e questo mi ha penalizzato. La buona notizia è che giro dopo giro ho migliorato i miei riferimenti cronometrici tanto che nel finale ho ottenuto il mio miglior tempo del weekend: questo è un buon segno, dimostra che sto iniziando a capire e guidare bene la moto. Questi progressi mi rendono fiducioso in vista di Jerez dove l’obiettivo sarà quello di conquistare un posto nella top-10“.


Stefan Bradl: “Siamo soddisfatti di questo quinto posto perché dimostra che abbiamo lavorato bene. Sono partito benissimo ma non sono stato aggressivo come gli altri ad inizio gara perché, con il serbatoio pieno, il davanti mi scivolava un po’ quindi ho saggiamente deciso di rimanere concentrato e calmo. A 13 giri dalla fine Crutchlow mi ha passato perché aveva un gran passo specialmente in entrata di curva: io non ero così avvantaggiato ma in uscita ero veloce. Penso che il quinto posto vada benissimo perché era quello che ci aspettavamo qui al COTA".


 Andrea Dovizioso:  “Il settimo posto ovviamente non è troppo soddisfacente, però il mio tempo sulla distanza non è male. Sono riuscito a tenere un buon passo, quasi sempre sotto 2:06’, e sono quindi contento per l’aggressività e l’impegno che ci ho messo. Sono riuscito a essere abbastanza costante tranne che a cinque o sei giri dalla fine e gli ultimi giri con Bautista sono stati divertenti: davvero una bella lotta! Sappiamo di dover lavorare ancora molto perché per il momento questi sono i nostri limiti, ma siamo davvero molto motivati a migliorare.”


Nicky Hayden: “Per me è stato un weekend veramente duro. La pista di Austin è fantastica, ma purtroppo ho perso un po’ di tempo nei primi giri ed ero in difficoltà soprattutto nei cambi di direzione. Non sono mai riuscito a trovare la fiducia nell’avantreno e ad affrontare nel modo migliore le curve. I ragazzi del team avevano fatto un ottimo lavoro per prepararmi il miglior set-up per la gara, e quindi non ho nessuna scusa. Un nono posto non è quello che volevamo oggi, però sono fiducioso per il prosieguo della stagione.”


 Alvaro Bautista: “Mi aspettavo di fare un’altra gara dopo le sensazioni di ieri che avevo avuto nel corso delle qualifiche ed onestamente pensavo di riuscire anche a migliorare il ritmo. Purtroppo invece così non è stato perché in gara avevo minor confidenza e sentivo scivolare la moto. Ho provato a restare con il gruppo ma non ci sono riuscito. Alla fine dopo aver recuperato 2 secondi a Dovizioso ho ingaggiato un bel duello con lui ma nell’ultima curva ho fatto un errore e mi ha superato. Peccato avrò modo di rifarmi a Jerez tra due domeniche sulla pista di casa e che mi piace molto.”


 Andrea Iannone : “Oggi abbiamo migliorato tanto, ieri non ero per nulla competitivo e non ho potuto sfruttare al massimo le qualifiche. È stato un peccato perché se fossi riuscito a partire più avanti sarebbe magari stato più divertente. Dopo pochi giri ho iniziato a perdere molta forza nel braccio destro e, a 7 giri dall’inizio ho cominciato a sentire molto dolore ed ho dovuto amministrare le forze. Facevo molta fatica e purtroppo non riuscivo a controllare la moto come avrei potuto. E’ stata comunque una buona gara, sono stato più incisivo da subito e mi sentivo più sicuro fin dai primi giri riuscendo anche a stare un po’ di giri davanti a Nicky, e per me è molto importante. Ho capito molte cose che mi serviranno per il futuro.”


Ben Spies: “Ho avuto un piccolo problema con un nervo nel petto ma non so a cosa sia dovuto, forse è una conseguenza del dolore alla spalla che comunque sta migliorando sempre di più da dopo il Qatar. A due giri dalla fine del warm up ho sentito una fitta ed ho avuto la sensazione di avere un coltello infilzato. Non so cosa sia successo ma sono andato subito alla clinica mobile dove hanno fatto il possibile per rimettermi in condizioni di affrontare la gara. Ho provato a dare il massimo ma non è stato sufficiente e a 8 giri dalla fine avrei voluto rientrare ma poi ho preferito resistere e portare a casa più punti possibili. Mi dispiace più per i fans, il team che ha lavorato duramente, ed onestamente anche io ho dato il massimo ma faceva davvero male. Dobbiamo fare ancora molto per tornare al 100% con il team, la moto e con me stesso. Sono sinceramente dispiaciuto per il team, gli amici, la famiglia, Ducati e Pramac perché meritano di più, e al momento anche se lavoro duramente, non è abbastanza“.


[motogp.com/ immagini dal web]

venerdì 19 aprile 2013

Al via la 77a edizione del Bol D'Or a Magny Cours: Kawasaki SRC (con Loris Baz) in pole



Nomi illustri all'edizione 2013 (la 77esima) del Bol D'Or, la celebre gara Endurance a Magny Cours, primo appuntamento del FIM Endurance World Championship 2013.

Pole-position conquistata con un crono di 1’39.610 (media dei tempi dei 3 piloti per ogni squadra) dal favorito team Kawasaki SRC, supportato da Kawasaki France e che porta in pista una Kawasaki ZX-10R gommata Pirelli e affidata a Gregory Leblanc, Jeremy Guarnoni e Loris Baz proveniente direttamente dal mondiale SBK.




 Tra le vecchie conoscenze troviamo Maxime Berger, quarto pilota "riserva" del team Yamaha France GMT94, impegnato nel mondiale delle derivate di serie nel 2011 con la Ducati 1098R del team Supersonic Racing e l'anno scorso con la stessa moto sotto le insegne del team Liberty Racing.



Al completo il team Honda TT Legends, 12° in qualifica con il 19 volte vincitore al TT John McGuinness, Simon Andrews, Michael Rutter e Michael Dunlop. 




Presente anche Conor Cummins, in squadra con il nostro Massimo Roccoli in sella alla Yamaha R1 del team Maco Racing. 



Tra gli italiani presente il grande Giovanni Bussei (che ritorna dal mondiale Supermoto alla velocità) in squadra con Andrea Boscoscuro e Niccolò Rosso nel team No Limits (Suzuki GSX-R 1000). Il team MCS Racing Ipone (Suzuki GSX-R 1000) schiera Roberto Anastasia mentre Lorenzo Savadori esordirà nel mondiale Endurance con una Kawasaki ZX-10R del team Louit Moto 33.


77a edizione del Bol d’Or - Qualifiche:

01- Team Kawasaki SRC – Kawasaki ZX-10R – Leblanc/Baz/Guarnoni – 1’39.610 (EWC)
02- Suzuki Endurance Racing Team – Suzuki GSX-R 1000 – Philippe/Delhalle/Da Costa – 1’40.000 (EWC)
03- Yamaha France GMT94 – Yamaha YZF R1 – Checa/Foray/Lagrive – 1’40.489 (EWC)
04- BMW Motorrad France Team Thevent – BMW S1000RR – Muggeridge/Gimbert/Barrier – 1’40.690 (EWC)
05- Junior Team Suzuki LMS – Suzuki GSX-R 1000 – Guittet/Masson/Chevaux – 1’42.144 (SST)
06- National Motos – Honda CBR 1000RR – Junod/Metro/Four – 1’42.360 (EWC)
07- Team Louit Moto 33 – Kawasaki ZX-10R – Marino/Savadori/Jonchiere – 1’42.404 (SST)
08- AM Moto Racing – Suzuki GSX-R 1000 – LOiseau/Maitre/Hardt – 1’42.654 (EWC)
09- Monster Energy Yamaha YART – Yamaha YZF R1 – Jerman/Parkes/Morais – 1’43.338 (EWC)
10- Team R2CL – Suzuki GSX-R 1000 – Buisson/Dietrich/Giabbani – 1’42.796 (EWC)
11- DG Sport Herock – Yamaha YZF R1 – Van Keymeulen/Schouten/Mahias – 1’43.010 (SST)
12- Honda TT Legends – Honda CBR 1000RR – McGuinness/Rutter/Andrews – 1’43.044 (EWC)
13- Team Motors Events – Suzuki GSX-R 1000 – Fastre/Lucas/Savary – 1’43.317 (SST)
14- Bolliger Team Switzerland – Kawasaki ZX-10R – Saiger/Wildisen/Mita – 1’43.564 (EWC)
15- Team 18 Sapeurs Pompiers – Kawasaki ZX-10R – Molinier/De Carolis/Briere – 1’43.633 (EWC)
16- Starteam Pam Racing – Suzuki GSX-R 1000 – Prulhiere/Maurin/Longearet – 1’43.817 (SST)
17- Penz13 Racing Team – BMW S1000RR – Vallcaneras/Pridmore/Takada – 1’43.874 (SST)
18- FMA Assurances – Honda CBR 1000RR – Black/Kerkhoven/Fissette – 1’43.939 (EWC)
19- 3D Endurance Center – Kawasaki ZX-10R – Lanusse/Egea/Holub – 1’43.956 (SST)
20- Atomic Motorsport – Suzuki GSX-R 1000 – Tangre/Jond/Camus – 1’44.226 (SST)
21- Maco Racing Team – Yamaha YZF R1 – Bouan/Cummins/Roccoli – 1’44.465 (SST)
22- Metiss JLC Moto – Metiss 1000 – Michel/Huvier/Cheron – 1’44.724 (Open)
23- RAC 41 Yamaha – Yamaha YZF R1 – Charpin/Praud/Depoorter – 1’44.843 (EWC)
24- No Limits – Suzuki GSX-R 1000 – Casas/Boscoscuro/Rosso/Bussei – 1’45.611 (SST)
25- DL Moto Racing – Kawasaki ZX-10R – Morin/Thuillier/Saive – 1’45.621 (SST)
26- Racing Team Sarazin – Kawasaki ZX-10R – Guerouah/Kokes/Major – 1’45.772 (SST)
27- Yamaha Viltais Experiences – Yamaha YZF R1 – Bardet/Berthome/Carrillo – 1’45.814 (SST)
28- DMT 35 – Kawasaki ZX-10R – Danton/Mathon/Goetschy – 1’45.867 (EWC)
29- Flemmbo Leader Team – Kawasaki ZX-10R – Demarey/Prosenik/Ortiz – 1’45.985 (EWC)
30- Dunlop Motors Events – Suzuki GSX-R 1000 – Cholvin/Richert/Putin – 1’46.203 (EWC)
31- Volpker Team Schubert Motors – BMW S1000RR – Reichmann/Altendorfer/Stuppi – 1’46.310 (SST)
32- Ecurie Chrono Sport – Kawasaki ZX-10R – Mecene/Bergeron/Cancade – 1’46.681 (SST)
33- AZ Motos – Suzuki GSX-R 1000 – Mezard/Boue/Dupuy – 1’46.749 (SST)
34- Aprilia Le Mans 2 Roues – Aprilia RSV4 – Lerat/Parisse/Leroyer – 1’46.816 (SST)
35- TMS Racing – Honda CBR 1000RR – Farlat/Henriques/Majastre – 1’47.030 (SST)
36- MCS Racing Ipone – Suzuki GSX-R 1000 – Saseta/Ivanov/Anastasia – 1’47.111 (SST)
37- Motobox Kremer – Suzuki GSX-R 1000 – Scherrer/Paavilainen/Gaziello – 1’47.360 (EWC)
38- SPE Samurai – Suzuki GSX-R 1000 – Teramoto/Fujishima/Piccolo – 1’47.644 (EWC)
39- Team 2CP Racing – Suzuki GSX-R 1000 – Gelas/Descours/Petitjean – 1’48.098 (SST)
40- Team Racing + Oui FM – Kawasaki ZX-10R – Dubarle/Tabaries/Vigneau – 1’48.162 (SST)
41- ACR 74 – Suzuki GSX-R 1000 – Huguenin/Vial/Grippi – 1’48.896 (SST)
42- Team Scuderia Deux Roues – Ducati 1199 Panigale – Francois/Ancelin/Teissier – 1’48.927 (Open)
43- Team GP Moto – Kawasaki ZX-10R – Prendonzan/Lanziani/Brillat – 1’49.132 (SST)
44- BI-Meca Racing Team – Kawasaki ZX-10R – Feuillee/Morat/Durant – 1’49.149 (SST)
45- Plusrace – Suzuki GSX-R 1000 – Barbancon/Jacoby/Monier – 1’49.642 (SST)
46- BMRT Moustic Moto Expert 58 – Kawasaki ZX-10R – Mange/Elbachir/Burlin – 1’49.707 (SST)
47- Team Space Moto 37 – Suzuki GSX-R 1000 – Nouvellon/Roche/Deneque – 1’49.832 (EWC)
48- Acro Racing Team – Yamaha YZF R1 – Jean/Grimber/Lucas – 1’50.377 (SST)
49- PL Performances – Suzuki GSX-R 1000 – Lepand/Delanoe/Blanchet – 1’51.154 (SST)
50- Racing Team 87 – Yamaha YZF R1 – Hamard/Viaud/Taillandier – 1’52.541 (SST)
51- JCB YDCG Racing – Kawasaki ZX-10R – Cahagnet/Deneque/Marle – 1’53.512 (SST)

Programma:

Sabato 20 aprile

09.30 – 09.30: Challenge des Monos Gara
09.40 – 10.10: Challenge Protwin Gara
10.30 – 11.15: Bol d’Or Warm Up
11.25 – 11.55: Promotion Cup 600 Dunlop Gara
12.05 – 12.35: Promotion Cup 1000 Dunlop Gara
15.00: Bol d’Or Partenza

Domenica 21 aprile

15.00: Bol d’Or Arrivo






[Immagini dal Web]


giovedì 18 aprile 2013

Claudio Domenicali nominato nuovo A.D. Ducati Motor Holding


Come già anticipato, sono effettivamente arrivate le dimissioni di Gabriele Del Torchio dalla guida di Ducati Motor Holding: "Sei anni intensi, emozionanti e ricchi di soddisfazioni. Un’esperienza che mi ha coinvolto completamente e della quale conserverò un ricordo indelebile. Lascio Ducati con la consapevolezza di aver completato un percorso di crescita e di rafforzamento dell’azienda."


Alla guida della Casa di Borgo Panigale è stato nominato l'ing. Claudio Domenicali, già direttore generale e membro del Consiglio di Amministrazione e forte di una solida esperienza di oltre 20 anni. Ingegnere Meccanico, Domenicali arriva in Ducati nel 1991, nel 1999 assume la carica di amministratore delegato di Ducati Corse, nel 2005 quella di direttore R&D prodotto e nel 2009 di direttore generale responsabile dei processi di sviluppo prodotto e operazione. Lo scorso anno viene confermato all'interno del nuovo CdA costituito dopo l'acquisizione da parte dell'Audi della Ducati Motor Holding.

"Del Torchio ha guidato Ducati attraverso una fase economicamente difficile, consentendo all'azienda una crescita costante, fino a posizionarla ai vertici del segmento premium mondiale delle moto sportive. Per quanto ha fatto, a nome di tutti collaboratori Audi e Ducati, il nostro piu' sentito grazie e i migliori auguri per la sua nuova sfida professionale." ha voluto sottolineare Rupert Stadler, amministratore delegato di Audi AG e presidente del Consiglio di Amministrazione di Ducati Motor Holding. Parola di grande apprezzamento anche per il nuovo CEO Domenicali: "conosce Ducati e il mondo motociclistico come nessun altro. Rappresenta la continuità e i valori di Ducati in modo eccezionale".




lunedì 15 aprile 2013

Gabriele Del Torchio vicino all'addio a Ducati



La rivoluzione non si ferma in casa Ducati: secondo le ultime indiscrezioni l'attuale Presidente e Amministratore Delegato Gabriele Del Torchio sarebbe in procinto di lasciare la guida dell'azienda, a lui assegnata a partire dal 2007, per prendere le redini della compagnia aerea di bandiera Alitalia, dove con ogni probabilità ricoprirà il ruolo di Amministratore Delegato. La notizia è ormai data per certa anche dalle principali agenzie, tra cui ANSA che ha pubblicato un articolo in merito due giorni fa.

La scelta di Del Torchio arriva a quasi due mesi dalle dimissioni dell'ex-A.D. di Alitalia, Andrea Ragnetti,  e verrà probabilmente ufficializzata nel prossimo consiglio di amministrazione del gruppo (secondo alcune fonti già il prossimo 17 o 18 aprile). A proporre il nome per il nuovo incarico sarebbe stato direttamente Roberto Colaninno, attuale presidente del gruppo Piaggio e Presidente di Alitalia. La sfida si presenta piuttosto ardua se si considera che i bilanci Alitalia risultano essere pesantemente in rosso (280 milioni di euro di passivo nel 2012).

Nato nel 1951 a Varese, laureato in scienze economiche e bancarie, Del Torchio ha iniziato la carriera presso la Banca Commerciale Italiana. Nel 1975 entra in Sperry New Holland dove arriva ai vertici come A.D. e presidente. Diventa poi numero uno esecutivo di Fai Komatsu (macchinari da costruzione), poi a.d. di Cifa, un'azienda per l'impiantistica del calcestruzzo, e dal 2000, e' presidente e amministratore delegato di APS, Multiutility di Padova (energia, mobilita', ambiente e telecomunicazione). Arriva in Ducati nel maggio 2007, dopo un'esperienza anche da A.D. del Gruppo Ferretti, societa' leader mondiale nel settore della nautica da diporto di lusso. Indiscusse le sue capacità manageriali, che hanno portato l'azienda bolognese al suo anno record in termini di fatturato e vendite.

La dipartita del manager Varesino lascia aperta la questione della successione alla guida di Ducati, ora - come noto - sotto l'egida del gruppo Audi. I nomi a questo proposito sono diversi: i rumors più accreditati (da prendere in ogni caso "con le pinze") si concentrano su due figure-chiave di Borgo Panigale: Claudio Domenicali - attuale Direttore Generale di Ducati Motor Holding -, e Wolfgang Durheimer, numero due di Audi, in precedenza a capo di Bugatti e Bentley ed grande conoscitore delle due ruote grazie all'esperienza maturata ai vertici di BMW Motorrad.



Nell'attesa della conferma, Del Torchio smentisce la notizia pur sottolineando l'interesse per la proposta: "Se dovessi andarmene mi si spezzerebbe il cuore per il rapporto costruito con la città, per il rapporto con l’azienda e per tutto quello che abbiamo fatto in Ducati, veramente un ottimo lavoro, tutti assieme."

SBK: Le dichiarazioni dei piloti dopo il weekend di Aragon


Gara 1:

Il MotorLand Aragon di Alcaniz si è dimostrato un circuito magico per Chaz Davies (BMW Motorrad GoldBet), che ha conquistato la vittoria in gara 1 (la seconda in carriera nel Campionato WSBK). Il pilota gallese, che conquistò lo scorso anno su questa pista il suo primo podio nelle derivate di serie, è stato autore di una prova perfetta, condotta in solitaria dopo l'uscita di scena di due potenziali candidati al successo.
Gli sfortunatissimi Eugene Laverty (Aprilia Racing Team) e Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) sono stati infatti costretti al rientro ai box, rispettivamente al quarto e quinto giro, mentre erano in testa alla corsa. Il pilota ufficiale Aprilia, a differenza dell' inglese - autore della pole sabato -, ha fatto ritorno in pista più avanti nel corso della gara, per provare la moto a seguito del lavoro svolto dai tecnici.
La casa di Noale è riuscita comunque a guadagnare il secondo gradino del podio con Sylvain Guintoli, nuovo leader della classifica dopo gara 1. Un possibile doppietta per il team ufficiale BMW è stata invece vanificata da un problema al cambio nel finale occorso a Marco Melandri, che ha fatto scendere il ravennate dalla seconda alla quinta posizione, costringendolo recuperare agguerrito fino al terzo posto.
Amaro ultimo giro per Davide Giugliano (Althea Racing Aprilia), fermato da un problema tecnico mentre si trovava in quarta posizione, dopo un'ottima prestazione. Il pilota di casa Carlos Checa (Team Ducati Alstare), ha concluso settimo dietro Jonathan Rea (Pata Honda World Superbike), Loris Baz (Kawasaki Racing Team) e Jules Cluzel (FIXI Crescent Suzuki).

Gara2:

Il weekend si conferma da incorniciare per Chaz Davies, che ha replicato il successo di gara uno andando a conquistare un'incredibile doppietta al MotorLand di Aragon. L'alfiere del BMW Motorrad GoldBet Superbike Team si è rivelato inarrestabile sul caldo asfalto della pista spagnola, chiudendo con ampio margine sul secondo classificato Sylvain Guintoli (Aprilia Racing Team), che resta al comando della classifica anche dopo gara 2.
Una domenica da dimenticare invece per il secondo pilota ufficiale Aprilia, Eugene Laverty, scivolato alla curva 2 poco dopo la partenza di gara, dopo essere transitato in testa alla prima staccata. Risolleva in parte le sorti della sua giornata Tom Sykes (Kawasaki Racing Team), che prende il largo nel finale dopo una lunga battaglia sul filo dei millesimi con Davide Giugliano (Althea Racing Aprilia), quarto al traguardo.
Quinto posto per Marco Melandri (BMW Motorrad GoldBet), lontano dalle prestazioni di gara 1 ma comunque in grado di concludere davanti a Loris Baz (Kawasaki Racing Team) e Jules Cluzel (FIXI Crescent Suzuki), quest'ultimo partito dalla pit lane dopo un problema sulla griglia di partenza. Ottavo posto per Carlos Checa (Team Ducati Alstare).


Chaz Davies:

“Per me è un giorno fantastico. Non riesco neanche a spiegare quanto sono felice. Che week end! La mia prima vittoria con BMW e poi una doppietta… questo è qualcosa che speravo di fare quest’anno ma non mi aspettavo che succedesse così presto. Voglio ringraziare BMW e tutti quelli che mi hanno supportato. Sapevo che eravamo piú forti. BMW ha fatto un lavoro fantastico nell’ultimo mese dall’Australia, e tutti hanno lavorato sodo. Inoltre, ora, posso dire davvero che la RR è la mia moto, in sella, infatti, mi sento davvero a mio agio. In Gara 1 Tom e Eugene, che non sono arrivati alla fine, hanno reso tutto più semplice. In Gara 2 poteva sembrare che tutto fosse relativamente facile ma, ad essere onesti, ho dovuto spingere forte. Una delle cose più significative è che abbiamo testato molto ad Jerez ma non qui ad Aragón, dove invece quasi tutti gli altri hanno testato. Il fatto di aver vinto dimostra sottolinea ancora una volta il lavoro che BMW ha fatto. Ora dobbiamo rimanere concentrati e continuare a lavorare sodo. Assen è una pista che mi piace e non vedo l’ora di essere li”


Sylvain Guintoli:

“Nella prima gara mi ero preoccupato perché ho fatto veramente tanta fatica, come accaduto durante tutto il weekend. Quella di Aragon è forse la pista più indigesta per me, quindi due secondi posti sono un risultato davvero eccellente. Devo ringraziare il Team Aprilia, gli ingegneri ed il mio capotecnico Aligi Deganello perché grazie a loro sono riuscito a guidare molto meglio in Gara2, le continue modifiche alla RSV4 hanno funzionato a dovere anche se Chaz era davvero impossibile da battere. Vado ad Assen fiducioso, i risultati di oggi sono anche l’occasione perfetta per annunciare il prossimo arrivo del mio quarto figlio!”


Marco Melandri:

“Non è stato proprio un week end positivo. Alla partenza di Gara 1 non mi sentivo a mio agio con l’anteriore e ho fatto un grande errore cercando di superare gli avversari che mi precedevano alla fine del lungo rettilineo. Poi ho potuto tenere un buon ritmo e migliorare fino al secondo posto. Ho pensato di poter tenere la posizione fino alla fine della gara ma sfortunatamente ho preso un folle tra terza e seconda, e così ho concluso in terza posizione. In Gara 2, sulla scorta dell’esperienza con il 16,5”, ho montato un pneumatico più duro all’anteriore, ma con il pneumatico da 17” il risultato non è stato quello che mi aspettavo. Ho perso grip e non riuscivo a guidare la moto. Ho tentato finché ho potuto poi, ho preferito non rischiare. La spalla non mi ha fatto male, però alla fine non avevo più forza nelle braccia e non ho voluto forzare . Ora guardo avanti alla prossima gara di Assen, dove saremo sicuramente più a posto. Voglio congratularmi con Chaz che ha guidato magnificamente!”.


Tom Sykes:

“Centrare il podio in gara 2 non è stato il modo migliore di concludere il week end di gare ma è sicuramente un modo accettabile. Sarebbe stato bello finire gara 1 in maniera migliore, anche per raccogliere più informazioni per la seconda manche, ma non cerco scuse, i piloti prima di me hanno corso in maniera eccellente. Finalmente stiamo per spostarci su circuiti dove siamo un po’ più forti di qui e finalmente ho recuperato dall’infortunio e il team sta lavorando duro, per cui vediamo cosa riusciremo a fare ad Assen.”


Eugene Laverty:

“Gara 1 è stata davvero deludente, ero in testa e facevo segnare buoni tempi ma mi ero già accorto che qualcosa non funzionava a dovere sulla moto. Mi sono dovuto fermare ai box, perdendo 6 giri, ma sapevo di potermi rifare in Gara2. La doppia procedura di partenza invece mi ha creato qualche problema, perché ha fatto abbassare la temperatura delle gomme, infatti ho perso prima il posteriore e poi l’anteriore con conseguente scivolata. Non è certo stata la domenica perfetta, ma il campionato è ancora lungo e mi rincuora sapere che avevo le carte in regola, sfortuna permettendo, per puntare anche qui ad un buon risultato”



Davide Giugliano:

"Volevo il podio in entrambe le gare ma nella prima è successo quello che è successo. Ho visto il mio team che quando faceva il rifornimento ha mandato fuori anche un po' di benzina: non ne entrava più, e quindi non potevo arrabbiarmi con qualcuno. In gara 2 sono partito tranquillo, volevo fare il mio passo. Nei primi giri c'era un po' di casino ed ho preferito tenermi fuori. Sapevo che Davies e i due dell'Aprilia per tenere il passo dovevano rischiare molto, quindi, volevo vedere cosa succedeva. Io ho chiesto molto alla moto poi a quattro giri dalla fine ho avuto qualche segnale ed allora ho preferito accontentarmi del quarto posto. Osare di più avrebbe significato una str...ta. Dopo un week end dove non riuscivamo ad entrare in fase, il risultato è ottimo anche perché ho dimostrato di poter stare tranquillamente tra i migliori. Non conosco ancora bene la moto. Non riesco a venire fuori salvo che in gara, quando per certe cose è troppo tardi. Stiamo lavorando anche sul fronte delle prove e cominciamo ad ingranare".



Loris Baz:

“La prima gara è andata bene ma ho sbagliato la partenza e se fossi partito meglio penso avrei potuto lottare con i ragazzi là davanti. Ho dovuto lottare per passare alcuni piloti e sapevo che colmare la distanza sarebbe stato difficile. Abbiamo fatto un ottimo lavoro a livello di setting e penso saremo in grado di lottare per essere sempre tra le prime 4 o 5 posizioni. Sono felice di aver chiuso al 5° posto in gara 1 dove abbiamo dimostrato che il duro lavoro svolto sta portando buoni frutti. In gara 2 ero sulla griglia quando hanno cancellato la partenza quindi ho spento il motore che è quello che si fa normalmente in queste situazioni. Mi hanno poi detto che non avrei dovuto farlo e quindi mi è toccato partire dalla corsia dei box assieme a Jules Cluzel. Se fossi normalmente partito dalla griglia forse avrei potuto ottenere un risultato migliore ma mi sarei potuto mettere in gioco con gli altri piloti.”


Carlos Checa:

“Ho l’impressione che qualche miglioramento per quanto riguarda la ciclistica ci sia stato, anche se nella prima manche faticavo nell’inserimento in curva della moto e non riuscivo a trovare il punto di corda. Ad un certo punto mi sono reso conto di essere stato punto da un’ape e negli ultimi giri avevo anche la spalla che ha cominciato a farmi male. Nonostante questo ho fatto di tutto per tenere il passo e sono riuscito a mantenere la mia posizione in entrambe le manche. Alla fine non è andata così male. Ovviamente non possiamo essere soddisfatti dei risultati ma in queste condizioni non credo che avremmo potuto fare molto di più. Sono soddisfatto invece del lavoro che abbiamo svolto durante il weekend, ho passato il mio feedback ai tecnici che hanno lavorato tanto e sono certo che sapranno portarci nella direzione giusta. Guardiamo sempre avanti. Adesso abbiamo due giorni di test a Jerez molto importanti e poi andremo ad Assen dove speriamo di accorciare ulteriormente il gap.”


Ayrton Badovini:

“Non sono state gare facili per noi ma alla fine direi che abbiamo visto dei progressi. In gara 1 ho fatto di tutto per concludere la gara e prendere qualche punto , pur senza prendere particolari rischi. Nella seconda ho girato molto meglio: la moto si comportava in modo diverso rispetta alla prima manche e sono riuscito a spingere un po’ di più. Abbiamo fatto delle modifiche piuttosto drastiche alla moto fra le due gare e questo ha fatto la differenza. Direi che un piccolo passo avanti l’abbiamo fatto. Stiamo lavorando bene, e abbiamo chiara la direzione in cui andare. I test a Jerez saranno molto utili per me in particolare, fino ad adesso non ho passato molto tempo in sella alla mia moto e spero di poter sfruttare al meglio i due giorni in pista. Tutte le informazioni raccolte durante il weekend serviranno per continuare con il nostro lavoro sia a Jerez che in vista delle prossime gare.”



Michel Fabrizio:

“Si ritorna a casa con 11 punti, sinceramente qualche punticino in più era ben accetto. Oggi è stata dura, questo circuito non riesco a farmelo andar giù. Voltiamo pagina e si guarda avanti, quinto in campionato a tre punti da Laverty che era il favorito.tra due settimane Assen”



Jules Cluzel:

"Gara due era molto complicata e abbiamo avuto alcuni problemi. Quando mi sono schierato sulla griglia di partenza non sono riuscito a trovare la folle, ero in seconda marcia in attesa della partenza e ho cercato di nuovo di metter e la prima ma non funzionava e la moto stava iniziando ad avere problemi perché la frizione era sempre calda. Ho pensato che se le luci si fossero accese subito sarebbe stato ok, ma è passato diverso tempo così ho alzato la mano per avvisare del problema. Ho dovuto così iniziare la gara dalla pit-lane, così ho cercato di partire molto velocemente e inventare qualcosa. Mi sono sentito a mio agio man mano che la gara andava avanti, ma mentre passavo Baz ho avvertito una strana vibrazione dal motore e poi sentito un rumore e mi sono guardato alle spalle per controllare se qualcosa fosse rotto, perché anche il potenza del motore  era diversa. Non c'era fumo così ho continuato, ma Baz mi ha passato e ha fatto un po 'di gap. L’ho preso di nuovo, ma il mio motore non funzionava correttamente, così ho fatto tutto quello che potevo per finire settimo e sono molto contento di questo risultato.
La prima gara è stata difficile perché ho ​​avuto alcuni problemi di grip, la moto scivolava molto, ma sono stato felice di chiudere sesto. Sono stato poi in attesa di migliorare il mio risultato in gara due e magari finire nella top-five, ma non doveva capitare quello che è successo alla partenza. Nel complesso è stato un buon weekend per noi e sono soddisfatto di entrambi i risultati, dopo tutto quello che è successo. E’ stato davvero bello vedere Leon in pista e spero che lui recuperi completamente e il più rapidamente possibile, perché abbiamo bisogno di lui nei box e sul circuito."


Jonathan Rea:

“E 'difficile sapere cosa dire, davvero, perché era chiaro che eravamo un po' in ritardo arrivando alle gare qui dopo il test di due settimane fa. Subito il Venerdì mattina la moto andava molto meglio e abbiamo lavorato sodo con i ragazzi per tutto il weekend e abbiamo fatto un long run per capire l'impostazione dell’elettronica. Penso che abbiamo ottenuto buone indicazioni, ma sono deluso dalle prestazioni complessive. Nelle gare non ero in grado di competere con gli altri ragazzi sul rettilineo, per cui ho spinto intensamente nel resto del circuito. In gara uno abbiamo avuto la strategia ha funzionato meglio di quanto ci aspettassimo, perché alcuni piloti hanno avuto un po 'di sfortuna. Ho finito quarto., per me è stato come un podio, è stato come risalire una scala. Poi in gara due ho ​​avuto un problema con il registro del freno. La leva andava a fondo corsa, potevo essere un rischio per gli altri piloti così sono tornato ai box per risolvere il problema. Il mio passo era consistente quando sono rientrato,  è stato un vero peccato perché secondo me meritavamo qualche punto in più in gara due. Andiamo ad Assen senza ulteriori  test, cosa che darà ai ragazzi un po’ di riposo. Penso che tutti noi ne abbiamo bisogno, perché abbiamo avuto un sacco di test di recente, ma tutti siamo speranzosi di aver imparato dai problemi avuti questo weekend e di ricominciare ad Assen.”


Leon Haslam:

“E 'stato un inizio di weekend difficile con i problemi che abbiamo avuto il venerdì e sabato poi ancora di più con l'incidente in qualifica e poi il problema tecnico per la rottura di un sensore nella FP2. Abbiamo finalmente la moto a posto nella Superpole,  ero davvero felice e abbiamo trovato un buon tempo. In gara abbiamo appena avuto problemi ai freni. Gara uno è stata peggiore di gara due, i problemi hanno determinato i  nostri risultati.”