Tutto è pronto per il secondo
round del campionato Mondiale Superbike 2013, che si svolgerà il prossimo
weekend (12-14 aprile) sui 5344 metri del MotorLand Aragón di Alcaniz in
Spagna.
Grandi aspettative per il
team Ducati Alstare di Francis Batta, particolarmente sfortunato nel primo
appuntamento della stagione a Phillip Island vista la frattura dell’astragalo
del piede sinistro patita da Ayrton Badovini durante le prove e la
bruttissima caduta in gara di Carlos Checa in seguito al contatto involontario
con Marco Melandri.
L'evento di Aragón rappresenta
quindi una tabula rasa per entrambi i piloti, che nelle ultime settimane hanno
lavorato sia in palestra che con i medici, con l'obiettivo di arrivare in forma
per il primo appuntamento europeo del campionato.
Carlos Checa: "Fisicamente parlando sono abbastanza a
posto. Faccio ancora fatica ad andare in bici o a correre a piedi, ma riesco ad
allenarmi in palestra e a fare ginnastica, quindi in moto non ci dovrebbero
essere problemi. Anche mentalmente mi sento forte e pronto per le prossime
gare. Fino a che non saremo lì in pista, faccio fatica a fare dei pronostici.
Cominceremo con il nostro set-up di base e poi una volta in moto vedremo cosa
c'è da fare - dipende sempre delle condizioni, dal livello di grip, dal consumo
delle gomme. Sono stato ad Aragón la scorsa settimana per vedere il team di
sviluppo che girava; hanno lavorato soprattutto sull'elettronica, che funziona
bene, anche l'antispin. Non possiamo fare quei tipi di prove durante il weekend
di gara perché ci vuole tanto tempo ed inoltre abbiamo solo una moto, quindi
quello che hanno fatto durante i test ci darà delle informazioni e dei
parametri molto utili. Ad Aragón spero di poter continuare a far crescere sia
la moto che me stesso."
Ayrton Badovini: "In palestra ho lavorato soprattutto
sulle braccia e la parte superiore del corpo, mentre ovviamente per quanto
riguarda le gambe posso fare ancora molto poco. Camminavo con le stampelle fino
a pochi giorni fa perché mettere il peso sul piede era veramente un rischio.
Quindi è da pochi giorni che riesco a camminare abbastanza bene, anche se non
ho ancora tutta la mobilità del piede. Ho lavorato con i ragazzi della Clinica
Mobile, abbiamo provato a mettere lo stivale e ad assumere la posizione di
guida e non sembra che ci siano grossi problemi - non dovrei fare fatica a
spingere sulle pedane. Parlando di Aragón posso dire che è un circuito che mi
piace. E' vantaggioso per me in questo caso che non sia una pista molto fisica,
così ho qualche opportunità di riposarmi, e penso che non farà neanche troppo
caldo, fortunatamente. Abbiamo sempre la difficoltà dei due rettilinei e quindi
ci sarà da lavorare per compensarla, ma mi sento abbastanza fiducioso."
Infortunio in Australia anche per
Marco Melandri, che nella caduta con Checa ha picchiato la spalla precedentemente
infortunata. Il ravennate al suo ritorno in Italia si è sottoposto
con successo ad un piccolo intervento chirurgico di ripulitura alla spalla
destra effettuato dal Dott. Giuseppe Porcellini presso il “Centro di chirurgia
ortopedica della spalla” di Cattolica. Il medico ha operato in artroscopia
ripulendo alcune aderenze e alcune artrosi all’acromion.
Il BMW Motorrad GoldBet SBK Team
ha sfruttato il lungo break dopo la prima gara per completare il programma di
test con due sessioni, a marzo e nei primi giorni di aprile, a Jerez De La
Frontera. Nel primo test ha provato solo Chaz Davies, mentre Marco Melandri
stava recuperando dall'operazione. Il secondo test ha visto invece entrambi i
piloti in pista.
Buone aspettative per entrambi i
piloti della formazione italo-tedesca, entrambi forti di buoni risultati ottenuti
lo scorso anno ad Aragon: Melandri conquistò un secondo posto in gara2 dietro a
Max Biaggi, mentre vinse gara 1 oltre ad aver stabilito il giro più veloce in
entrambe le gare. Davies finì quarto in gara uno mentre in gara 2 conquistò il
primo podio in SBK con il suo terzo posto.
Marco Melandri: "Vado ad Aragon molto ottimista. Non
sarà una gara facile sicuramente, ma credo di aver risolto i problemi alla
spalla. Mi sento molto libero nel guidare, anche se ovviamente la resistenza è
ancora poca. Abbiamo lavorato tanto dopo l'Australia, per chiudere il gap con
l'Aprilia, e abbiamo fatto un ottimo lavoro. Aragon mi piace molto, è una bella
pista, veloce e anche molto tecnica, sarà un ottimo banco di prova per
verificare il lavoro fatto. Mi auguro solo di trovare bel tempo".
Chaz Davies: "Aragon é uno dei migliori circuiti del calendario, un posto
fantastico. Il circuito ha un buon mix di tutto: salite, discese, curve secche
e veloci. Ed è difficile trovare il giusto set up proprio perché il circuito
varia tantissimo. Inoltre rispetto all'anno scorso sarà ancora diverso perché
correremo tre mesi prima. Questo vuol dire anche una temperatura diversa che ha
effetto in molte aree, ad esempio sul grip. Aragon é un posto speciale per me
perché li ho vinto nel 2011 in Supersport, ed era abbastanza inatteso, e l'anno
scorso ho conquistato il mio primo podio nel Campionato Mondiale Superbike.
Aragon mi piace e non vedo l'ora di tornarci e i risultati positivi dei test
della scorsa settimana mi rendono molto ottimista. Ci impegneremo subito dal
venerdì mattina e mi auguro di vedere dei risultati domenica".
Decisamente carico anche Michel
Fabrizio, autore di un esordio più che positivo a Phillip Island : in gara 1 è
stato battuto nel finale per soli 7 millesimi dall’ufficiale Eugene Laverty
arrivando terzo per soli 7 millesimi. In gara 2, forte di una buonissima
partenza, il romano ha chiuso in quarta piazza.
Michel Fabrizio: "Sono molto carico, ormai è un mese e
mezzo che non salgo in moto e quindi la voglia è tanta. Sono concentrato e
pronto a dare il massimo per ottenere buoni risultati anche ad Aragon. La top-3
è certamente l'obiettivo più alto, ma prima di tutto devo tornare a mostrare la
costanza di rendimento che mi è mancata negli ultimi anni.” “Non voglio che il
risultato di Phillip Island rappresenti un episodio isolato, l'intenzione è
quella di far sì che questo tipo di rendimento diventi la normalità. Voglio
lottare per le posizioni di vertice in modo costante ed i prossimi due round
saranno il banco di prova ideale per capire se sono davvero cambiato in questo
senso. Durante la pausa mi sono chiuso a riccio per concentrarmi al meglio, sto
continuando a lavorare su me stesso così come ho fatto prima della trasferta
australiana. Chi ripone aspettative in me deve tornare a credere nelle mie
potenzialità, voglio dimostrare di essere un punto fermo della Superbike e non
il pilota che non è mai riuscito ad emergere."
Occhio però alle Kawasaki. Sia
Sykes che Baz hanno svolto nei primi giorni di aprile dei test sulla circuito
di Aragon, ricavandone buone sensazioni. Il britannico ha completato un gran
numero di giri in questo test, dimostrando di essere in buone condizioni di
forma e lavorando su nuove componenti
per la ciclistica ed alcuni aggiornamenti del motore, all'interno del programma
di sviluppo della Ninja ZX-10R.
Baz, dopo i test di Magny-Cours
in ottica Bol d'Or, è tornato in sella alla Ninja KRT SBK concentrandosi sul
set-up gara. Il transalpino ha migliorato il proprio feeling all'anteriore e si
dimostrato fiducioso per ulteriori progressi al posteriore, che potranno
arrivare nel corso del weekend di gara.
Più importante del miglior tempo
di 1'57.2 fatto segnare è lo stato di forma mostrato da Sykes in pista, dopo il
lungo recupero dall'infortunio al polso sinistro e la frattura di tre costole
rimediati a ridosso del primo round della stagione 2013 dello scorso febbraio.
Tom Sykes: "Penso che il polso sia al 80% e le mie costole al 98%, quindi mi
posso ritenere soddisfatto, in quanto sono riuscito a guidare la moto senza
eccessive limitazioni. Nonostante la pioggia del pomeriggio conclusivo siamo
riusciti a completare il nostro lavoro, in realtà avevamo già provato tutto nei
primi due giorni. Ieri avevamo intenzione di compiere due long run ma la
pioggia ha fermato i nostri piani. Ho completato un gran numero di giri e
durante il weekend di gara avremo la possibilità di fare una scelta definitiva
sulle mescole da utilizzare nella giornata di domenica. Questo test ha portato
inoltre dei benefici in termini di performance."
Loris Baz: "Il test è andato molto bene, non ho cercato il giro veloce bensì
un miglioramento sulla distanza. Ho provato a migliorare il feeling con la
pista ed abbiamo fatto un bel passo avanti all'anteriore. Ieri avremmo voluto
lavorare sull'aderenza al posteriore ma la pioggia del primo pomeriggio non ce
lo ha permesso. Ad ogni modo le soluzioni provate in questo test hanno dato
ottimi riscontri. Le nuove componenti per le forcelle mi danno un buon sostegno
all'anteriore e questo è importante per uno come me che entra molto pinzato in
curva. Ho fatto inoltre un bel passo in avanti con il set-up da
qualifica."
Dominatrice assoluta del weeked
di Phillip Island, l’Aprilia è chiamata ad Aragon ad una riconferma su un
tracciato sulla quale la RSV4 ha ottenuto buoni risultati con Biaggi e Laverty
e particolarmente gradito all’irlandese, attuale capoclassifica a pari punti
con il compagno Sylvain Guintoli. Discorso diverso per quest’ultimo, che sul
circuito spagnolo non ha mai ottenuto buoni piazzamenti, rimanendo sempre fuori
dalla top-ten. Sarà curioso vedere se il grande feeling dimostrato in Australia
con la 4 cilindri di Noale si ripeterà anche nel prossimo weekend in un
circuito, come detto, poco congeniale al francese.
La lunga pausa prima di Aragon ha
permesso alla squadra veneta di lavorare sulla RSV4 con una sessione di test
organizzata a Jerez de la Frontera. La Aprilia RSV4 non è stata stravolta
rispetto alla scorsa stagione, ma ha subito una evoluzione mirata a renderla
più facile nella messa a punto e meno sensibile alle variazioni atmosferiche,
andando ad intervenire sul set-up della ciclistica e dell’elettronica. Entrambi
i piloti hanno giudicato positivamente le evoluzioni 2013, dimostrandosi
fiduciosi in vista delle prossime gare ma, al tempo stesso, non lasciandosi
cullare dagli straordinari risultati australiani.
Gigi Dall’Igna (Direttore Tecnico
e Sportivo Aprilia Racing): “A Phillip
Island siamo sicuramente partiti con il piede con risultati che ci confermano
la bontà del lavoro svolto durante l’inverno. Nelle competizioni però, chi si
ferma è perduto, specialmente se lo fa basandosi su di un unico, seppur ottimo,
risultato. Sappiamo che non tutti i weekend saranno come quello australiano,
quindi continuiamo ad intervenire sulla RSV4 e a testare nuove soluzioni che ci
permettano di guadagnare decimi preziosi. Anche per i piloti questi test sono
importanti, una pausa così lunga tra la prima e la seconda gara potrebbe creare
qualche calo di tensione. Devo dire che Eugene e Sylvain sono due grandi
professionisti, capaci di valorizzare e potenziare il lavoro svolto da
ingegneri e meccanici: questo è un buon biglietto da visita per il resto della
stagione”
Leon Camier e Jules Cluzel, alfieri
del team FIXI Crescent Suzuki, si presentano al secondo round stagionale con un
nuovo motore Yoshimura aggiornato con nuove mappature all’elettronica per le
loro GSX-R1000 K13. La scuderia di Paul Denning ha provato assieme a Kawasaki e
Honda sul tracciato di Aragon.
Ancora alle prese con un impegnativo lavoro di
sviluppo i piloti del team Pata Honda Jonathan Rea e Leon Haslam. I due inglesi hanno
svolto un test di 2 giorni ad Alcarras con l’obiettivo di affinare la nuova
elettronica sviluppato direttamente dalla casa giapponese per la CBR1000RR.
[Dichiarazioni: worldsbk.com/ Aprilia Racing - Immagini: web]