mercoledì 10 aprile 2013

SBK: I Team si preparano per il secondo round stagionale ad Aragon




Tutto è pronto per il secondo round del campionato Mondiale Superbike 2013, che si svolgerà il prossimo weekend (12-14 aprile) sui 5344 metri del MotorLand Aragón di Alcaniz in Spagna.

Grandi aspettative per il team Ducati Alstare di Francis Batta, particolarmente sfortunato nel primo appuntamento della stagione a Phillip Island vista la frattura dell’astragalo del piede sinistro patita da Ayrton Badovini durante le prove e la bruttissima caduta in gara di Carlos Checa in seguito al contatto involontario con Marco Melandri.
L'evento di Aragón rappresenta quindi una tabula rasa per entrambi i piloti, che nelle ultime settimane hanno lavorato sia in palestra che con i medici, con l'obiettivo di arrivare in forma per il primo appuntamento europeo del campionato.


Carlos Checa: "Fisicamente parlando sono abbastanza a posto. Faccio ancora fatica ad andare in bici o a correre a piedi, ma riesco ad allenarmi in palestra e a fare ginnastica, quindi in moto non ci dovrebbero essere problemi. Anche mentalmente mi sento forte e pronto per le prossime gare. Fino a che non saremo lì in pista, faccio fatica a fare dei pronostici. Cominceremo con il nostro set-up di base e poi una volta in moto vedremo cosa c'è da fare - dipende sempre delle condizioni, dal livello di grip, dal consumo delle gomme. Sono stato ad Aragón la scorsa settimana per vedere il team di sviluppo che girava; hanno lavorato soprattutto sull'elettronica, che funziona bene, anche l'antispin. Non possiamo fare quei tipi di prove durante il weekend di gara perché ci vuole tanto tempo ed inoltre abbiamo solo una moto, quindi quello che hanno fatto durante i test ci darà delle informazioni e dei parametri molto utili. Ad Aragón spero di poter continuare a far crescere sia la moto che me stesso."


Ayrton Badovini: "In palestra ho lavorato soprattutto sulle braccia e la parte superiore del corpo, mentre ovviamente per quanto riguarda le gambe posso fare ancora molto poco. Camminavo con le stampelle fino a pochi giorni fa perché mettere il peso sul piede era veramente un rischio. Quindi è da pochi giorni che riesco a camminare abbastanza bene, anche se non ho ancora tutta la mobilità del piede. Ho lavorato con i ragazzi della Clinica Mobile, abbiamo provato a mettere lo stivale e ad assumere la posizione di guida e non sembra che ci siano grossi problemi - non dovrei fare fatica a spingere sulle pedane. Parlando di Aragón posso dire che è un circuito che mi piace. E' vantaggioso per me in questo caso che non sia una pista molto fisica, così ho qualche opportunità di riposarmi, e penso che non farà neanche troppo caldo, fortunatamente. Abbiamo sempre la difficoltà dei due rettilinei e quindi ci sarà da lavorare per compensarla, ma mi sento abbastanza fiducioso."

Infortunio in Australia anche per Marco Melandri, che nella caduta con Checa ha picchiato la spalla precedentemente infortunata. Il ravennate al suo ritorno in Italia si è sottoposto con successo ad un piccolo intervento chirurgico di ripulitura alla spalla destra effettuato dal Dott. Giuseppe Porcellini presso il “Centro di chirurgia ortopedica della spalla” di Cattolica. Il medico ha operato in artroscopia ripulendo alcune aderenze e alcune artrosi all’acromion.

Il BMW Motorrad GoldBet SBK Team ha sfruttato il lungo break dopo la prima gara per completare il programma di test con due sessioni, a marzo e nei primi giorni di aprile, a Jerez De La Frontera. Nel primo test ha provato solo Chaz Davies, mentre Marco Melandri stava recuperando dall'operazione. Il secondo test ha visto invece entrambi i piloti in pista.

Buone aspettative per entrambi i piloti della formazione italo-tedesca, entrambi forti di buoni risultati ottenuti lo scorso anno ad Aragon: Melandri conquistò un secondo posto in gara2 dietro a Max Biaggi, mentre vinse gara 1 oltre ad aver stabilito il giro più veloce in entrambe le gare. Davies finì quarto in gara uno mentre in gara 2 conquistò il primo podio in SBK con il suo terzo posto.


Marco Melandri: "Vado ad Aragon molto ottimista. Non sarà una gara facile sicuramente, ma credo di aver risolto i problemi alla spalla. Mi sento molto libero nel guidare, anche se ovviamente la resistenza è ancora poca. Abbiamo lavorato tanto dopo l'Australia, per chiudere il gap con l'Aprilia, e abbiamo fatto un ottimo lavoro. Aragon mi piace molto, è una bella pista, veloce e anche molto tecnica, sarà un ottimo banco di prova per verificare il lavoro fatto. Mi auguro solo di trovare bel tempo".


Chaz Davies: "Aragon é uno dei migliori circuiti del calendario, un posto fantastico. Il circuito ha un buon mix di tutto: salite, discese, curve secche e veloci. Ed è difficile trovare il giusto set up proprio perché il circuito varia tantissimo. Inoltre rispetto all'anno scorso sarà ancora diverso perché correremo tre mesi prima. Questo vuol dire anche una temperatura diversa che ha effetto in molte aree, ad esempio sul grip. Aragon é un posto speciale per me perché li ho vinto nel 2011 in Supersport, ed era abbastanza inatteso, e l'anno scorso ho conquistato il mio primo podio nel Campionato Mondiale Superbike. Aragon mi piace e non vedo l'ora di tornarci e i risultati positivi dei test della scorsa settimana mi rendono molto ottimista. Ci impegneremo subito dal venerdì mattina e mi auguro di vedere dei risultati domenica".

Decisamente carico anche Michel Fabrizio, autore di un esordio più che positivo a Phillip Island : in gara 1 è stato battuto nel finale per soli 7 millesimi dall’ufficiale Eugene Laverty arrivando terzo per soli 7 millesimi. In gara 2, forte di una buonissima partenza, il romano ha chiuso in quarta piazza.


Michel Fabrizio: "Sono molto carico, ormai è un mese e mezzo che non salgo in moto e quindi la voglia è tanta. Sono concentrato e pronto a dare il massimo per ottenere buoni risultati anche ad Aragon. La top-3 è certamente l'obiettivo più alto, ma prima di tutto devo tornare a mostrare la costanza di rendimento che mi è mancata negli ultimi anni.” “Non voglio che il risultato di Phillip Island rappresenti un episodio isolato, l'intenzione è quella di far sì che questo tipo di rendimento diventi la normalità. Voglio lottare per le posizioni di vertice in modo costante ed i prossimi due round saranno il banco di prova ideale per capire se sono davvero cambiato in questo senso. Durante la pausa mi sono chiuso a riccio per concentrarmi al meglio, sto continuando a lavorare su me stesso così come ho fatto prima della trasferta australiana. Chi ripone aspettative in me deve tornare a credere nelle mie potenzialità, voglio dimostrare di essere un punto fermo della Superbike e non il pilota che non è mai riuscito ad emergere."

Occhio però alle Kawasaki. Sia Sykes che Baz hanno svolto nei primi giorni di aprile dei test sulla circuito di Aragon, ricavandone buone sensazioni. Il britannico ha completato un gran numero di giri in questo test, dimostrando di essere in buone condizioni di forma e  lavorando su nuove componenti per la ciclistica ed alcuni aggiornamenti del motore, all'interno del programma di sviluppo della Ninja ZX-10R.

Baz, dopo i test di Magny-Cours in ottica Bol d'Or, è tornato in sella alla Ninja KRT SBK concentrandosi sul set-up gara. Il transalpino ha migliorato il proprio feeling all'anteriore e si dimostrato fiducioso per ulteriori progressi al posteriore, che potranno arrivare nel corso del weekend di gara.
Più importante del miglior tempo di 1'57.2 fatto segnare è lo stato di forma mostrato da Sykes in pista, dopo il lungo recupero dall'infortunio al polso sinistro e la frattura di tre costole rimediati a ridosso del primo round della stagione 2013 dello scorso febbraio.



Tom Sykes: "Penso che il polso sia al 80% e le mie costole al 98%, quindi mi posso ritenere soddisfatto, in quanto sono riuscito a guidare la moto senza eccessive limitazioni. Nonostante la pioggia del pomeriggio conclusivo siamo riusciti a completare il nostro lavoro, in realtà avevamo già provato tutto nei primi due giorni. Ieri avevamo intenzione di compiere due long run ma la pioggia ha fermato i nostri piani. Ho completato un gran numero di giri e durante il weekend di gara avremo la possibilità di fare una scelta definitiva sulle mescole da utilizzare nella giornata di domenica. Questo test ha portato inoltre dei benefici in termini di performance."


Loris Baz: "Il test è andato molto bene, non ho cercato il giro veloce bensì un miglioramento sulla distanza. Ho provato a migliorare il feeling con la pista ed abbiamo fatto un bel passo avanti all'anteriore. Ieri avremmo voluto lavorare sull'aderenza al posteriore ma la pioggia del primo pomeriggio non ce lo ha permesso. Ad ogni modo le soluzioni provate in questo test hanno dato ottimi riscontri. Le nuove componenti per le forcelle mi danno un buon sostegno all'anteriore e questo è importante per uno come me che entra molto pinzato in curva. Ho fatto inoltre un bel passo in avanti con il set-up da qualifica."

Dominatrice assoluta del weeked di Phillip Island, l’Aprilia è chiamata ad Aragon ad una riconferma su un tracciato sulla quale la RSV4 ha ottenuto buoni risultati con Biaggi e Laverty e particolarmente gradito all’irlandese, attuale capoclassifica a pari punti con il compagno Sylvain Guintoli. Discorso diverso per quest’ultimo, che sul circuito spagnolo non ha mai ottenuto buoni piazzamenti, rimanendo sempre fuori dalla top-ten. Sarà curioso vedere se il grande feeling dimostrato in Australia con la 4 cilindri di Noale si ripeterà anche nel prossimo weekend in un circuito, come detto, poco congeniale al francese.

La lunga pausa prima di Aragon ha permesso alla squadra veneta di lavorare sulla RSV4 con una sessione di test organizzata a Jerez de la Frontera. La Aprilia RSV4 non è stata stravolta rispetto alla scorsa stagione, ma ha subito una evoluzione mirata a renderla più facile nella messa a punto e meno sensibile alle variazioni atmosferiche, andando ad intervenire sul set-up della ciclistica e dell’elettronica. Entrambi i piloti hanno giudicato positivamente le evoluzioni 2013, dimostrandosi fiduciosi in vista delle prossime gare ma, al tempo stesso, non lasciandosi cullare dagli straordinari risultati australiani.


Gigi Dall’Igna (Direttore Tecnico e Sportivo Aprilia Racing): “A Phillip Island siamo sicuramente partiti con il piede con risultati che ci confermano la bontà del lavoro svolto durante l’inverno. Nelle competizioni però, chi si ferma è perduto, specialmente se lo fa basandosi su di un unico, seppur ottimo, risultato. Sappiamo che non tutti i weekend saranno come quello australiano, quindi continuiamo ad intervenire sulla RSV4 e a testare nuove soluzioni che ci permettano di guadagnare decimi preziosi. Anche per i piloti questi test sono importanti, una pausa così lunga tra la prima e la seconda gara potrebbe creare qualche calo di tensione. Devo dire che Eugene e Sylvain sono due grandi professionisti, capaci di valorizzare e potenziare il lavoro svolto da ingegneri e meccanici: questo è un buon biglietto da visita per il resto della stagione”

Leon Camier e Jules Cluzel, alfieri del team FIXI Crescent Suzuki, si presentano al secondo round stagionale con un nuovo motore Yoshimura aggiornato con nuove mappature all’elettronica per le loro GSX-R1000 K13. La scuderia di Paul Denning ha provato assieme a Kawasaki e Honda sul tracciato di Aragon.


Ancora alle prese con un impegnativo lavoro di sviluppo i piloti del team Pata Honda Jonathan Rea e Leon Haslam. I due inglesi hanno svolto un test di 2 giorni ad Alcarras con l’obiettivo di affinare la nuova elettronica sviluppato direttamente dalla casa giapponese per la CBR1000RR.





[Dichiarazioni: worldsbk.com/ Aprilia Racing - Immagini: web]

domenica 7 aprile 2013

MotoGP: Lorenzo inizia la stagione 2013 con un assolo. Secondo un rinato Rossi in rimonta. Già sul podio all'esordio Marquez



Il primo appuntamento della stagione 2013 in Qatar ha consegnato una gara avvincente e combattuta: prestazione assolutamente impeccabile per Jorge "Martillo" Lorenzo, capace di piegare gli avversari con un ritmo insostenibile dettato sin dalla prima tornata. 

Il GP inizia con un'ottima partenza proprio del maiorchino, seguito da Pedrosa e da Dovizioso. Seguono Crutchlow e Rossi. In pochissimi giri il Campione del Mondo in carica alza il ritmo mentre Rossi forza troppo la staccata tentando di passare Dovizioso, andando dritto e toccando Pedrosa con il para-freno. Rossi perde tre posizioni e finendo dietro a Stefan Bradl.

Subito fuori Karel Abraham e Bryan Staring, mentre recupera da dietro anche Marc Marquez, con Crutchlow già all'attacco di Pedrosa per la seconda posizione. 

Lorenzo fa il vuoto e dopo 4 giri ha già due secondi di vantaggio sul duo Repsol e su Crutchlow. Bradl e Rossi si giocano per ora la 5ª piazza con Dovizioso e Bautista. Fuori gara anche Bradley Smith.

A 15 giri dal termine Rossi riesce a superare Bradl e si lancia all'inseguimento dei primi quattro, dando inizio ad una spettacolare rimonta. Poca fortuna per il pilota di LCR che un giro più tardi scivola nel tentativo di stare con il numero 46. Proprio l'italiano alza il ritmo nella seconda parte della gara e a 10 giri dal termine gira mezzo secondo più rapido del terzetto formato da Pedrosa, Marquez e Crutchlow.

Si ritirano Danilo Petrucci e Colin Edwards, mentre davanti Marquez passa Pedrosa davanti con Rossi che si unisce al terzetto di testa. Lorenzo intanto ha già 6 secondi di vantaggio.

Rossi infila Crutchlow che perde la linea buona e finisce fuori dalla pista senza perdere ulteriori posizioni. Un giro dopo l'attacco a Pedrosa a buon fine e l'italiano è già in odore di podio. Nemmeno 5 curve dopo anche Marc Marquez finisce alle spalle del nove volte Campione del Mondo, che nonostante una lotta durissima, trova la seconda posizione del Commercial Bank Grand Prix of Qatar.

In CRT Aleix Espargaró (Power Electronics Aspar) ricomincia da dove aveva lasciato e con l'11ª posizione trova ancora una volta la piazza d'onore di questa categoria. Dietro di lui, neanche a dirlo, Randy de Puniet (Power Electronics Aspar) e Hector Barberá (Avintia Racing MotoGP).


Losail International Circuit, Classifica Finale:

01- Jorge Lorenzo – Yamaha Factory Racing – Yamaha YZR M1 – 22 giri in 42’39.802
02- Valentino Rossi – Yamaha Factory Racing – Yamaha YZR M1 – + 5.990
03- Marc Marquez – Repsol Honda Team – Honda RC213V – + 6.201
04- Dani Pedrosa – Repsol Honda Team – Honda RC213V – + 9.473
05- Cal Crutchlow – Monster Yamaha Tech 3 – Yamaha YZR M1 – + 18.764
06- Alvaro Bautista – GO&FUN Honda Gresini – Honda RC213V – + 22.148
07- Andrea Dovizioso – Ducati Team – Ducati Desmosedici GP13 – + 24.355
08- Nicky Hayden – Ducati Team – Ducati Desmosedici GP13 – + 24.920
09- Andrea Iannone – Energy T.I. Pramac Racing – Ducati Desmosedici GP13 – + 37.124
10- Ben Spies – Ignite Pramac Racing – Ducati Desmosedici GP13 – + 44.908
11- Aleix Espargaro – Power Electronics Aspar – ART GP13 – + 49.809 (CRT)
12- Randy De Puniet – Power Electronics Aspar – ART GP13 – + 56.495 (CRT)
13- Hector Barbera – Avintia Blusens – BQR FTR – + 1’09.599 (CRT)
14- Yonny Hernandez – Paul Bird Motorsport – ART GP13 – + 1’10.742 (CRT)
15- Hiroshi Aoyama – Avintia Blusens – BQR FTR – + 1’13.600 (CRT)
16- Claudio Corti – NGM Mobile Forward Racing – FTR Kawasaki – + 1’29.444 (CRT)
17- Michael Laverty – Paul Bird Motorsport – PBM 01 – + 1’34.341 (CRT)
18- Lukas Pesek – CAME Iodaracing Project – Ioda Suter BMW – + 1’34.683 (CRT)




 Jorge Lorenzo: "Sono andato forte, al limite delle possibilità e per fortuna sono stato un pelino più forte degli altri e sono potuto andare via, però è stata una gara più difficile di quello che sembra perchè quando si corre da solo ci si può distrarre più facilmente facendo errori. E’ un risultato davvero straordinario per la Yamaha e sono contento per Vale dopo due anni difficili in Ducati si meritava un ritorno del genere. Mi sento molto maturo però so che si può sempre migliorare qualcosa. Provo sempre a migliorare i miei difetti, all’inizio in MotoGP partivo male e perdevo sempre posizioni in partenza, ora cerco di iniziare le gare al meglio come faceva Stoner per esempio. Mi piace guidare così ma so che non si può sempre vincere andando via e io sono preparato anche a cercare di vincere in duello senza scappare via."

Valentino Rossi: "Quando ho sorpassato Dovizioso non mi è sembrato di arrivare lungo alla curva, ma mi sono trovato davanti Pedrosa. Forse però lui quella curva la faceva così e sono io a essere arrivato un po’ allegro. Sono partito a testa bassa perché sapevo di recuperare posizioni. Comunque mi sono toccato con Dani, ho piegato la protezione della leva del freno anteriore contro la sua gomma, e meno male che c’è! Bastava qualche sbattere qualche centimetro più in là e sarei finito a terra. Dopo quel contatto mi sono preso un po’ di paura e volevo stare tranquillo, ma stavo perdendo troppo tempo dietro a Stefan. La Yamaha è perfetta quando hai la pista libera davanti, ma è difficile superare le Honda perché possono contare su un pizzico di accelerazione in più. Dovevo capire qual era il mio limite e capire quanto distanti erano gli altri. Poi ho incominciato a girare sul 1’55” e gli ho visti avvicinarsi. Quando incominci a chiudere il gap dai di più e in quel momento ho incominciato a godere. La seconda parte di gara è sempre stata la migliore per me, quando le gomme incominciano a scivolare e mi sento bene in sella, riesco a trovare quel decimo in più. E oggi la mia moto era perfetta."
"Penso che le mia posizione fosse la seconda. Lorenzo è un computer, tanto di cappello a lui. Gli ho chiesto se non si è sentito solo a fare 22 giri senza nessuno vicino. Per battere Jorge c’è ancora da lavorare, soprattutto sul giro secco. Non posso prendere un secondo in qualifica! Mi manca ancora quella confidenza sulla M1 che hanno lui e Crutchlow e che ti permette di andare oltre al 100% quando cerchi il tempo"

Marc Marquez: "A dire la verità sulla griglia ero abbastanza nervoso, la mia prima gara MotoGP! Non credo di essere mai stato così nervoso. Non riuscivo a stare calmo e non ero concentrato come in Moto2. In ogni caso mi sono ricomposto all'ultimo momento. La partenza era molto importante e sapevamo di non dover passare per la parte sporca del tracciato. Non sono partito benissimo, ma sono riuscito ad attaccare nei primi giri, superando vari piloti: credo sia stata la chiave. Ho imparato molto dietro a Dani, come anche dietro a Valentino. Lottare con lui è sempre bello da vedere, ma è stata durissima. È un rivale tosto da superare all'ultimo giro. Ci ha battuto questa volta, ma speriamo di imparare da lui e da chiunque vada più veloce di noi".

Andrea Dovizioso:  "La gara è la realtà della nostra situazione. Sapevamo che c’era da lavorare, diciamo che siamo andati troppo bene in prova e quindi abbiamo un po’ illuso i nostri tifosi, ma la gara ha confermato la realtà. Certo con gomme nuove andiamo bene perciò possiamo colmare con il grip i problemi che abbiamo. Bisogna avere pazienza. I problemi sono chiari, ma ora bisogna capire dove lavorare. Purtroppo di tempo nei week end c’è ne poco, però si deve lavorare. Questa gara è molto più importante dei tanti test fatti fino ad oggi, perché abbiamo visto il nostro vero passo e i vari problemi che nella lunga distanza ci sono su questa moto. Dobbiamo far girare meglio la moto, quando lascio i freni lei vuole andare via e devo fare forza per farla restare in traiettoria e questo mi fa consumare le gomme e porta tanti altri piccoli problemi. Sono stato dietro Vale e vedevo che lui aveva una bella percorrenza in curva e infatti alla fine ha fatto degli ottimi tempi"
Dani Pedrosa: "Oggi la gara è andata bene in parte. Sono stato forte e a un buon livello anche se ho dovuto derapare molto durante tutta la gara per compensare la mancanza di grip al posteriore. Fin dal primo giro ho visto che Lorenzo oggi andava molto più forte di me, e ho provato a tenere la mia posizione perchè sapevo che nelle curve sarebbero arrivati i problemi di trazione. Ho provato a tenere duro più che potevo ma poi è arrivato Rossi come un fulmine e, a dire la verità, non sono stato in grado di fermarlo, mi è semplicemente passato davanti. Ho fatto tutto ciò che potevo, ma non è stato abbastanza. Forse c’è stato un problema di set-up con la gomma, perchè ho avuto problemi durante tutto il weekend e stasera non avevamo grip. Alla fine non sono riuscito a salire sul podio, il che è un peccato visto che eravamo andati bene nei test con quel tipo di setting, ma stasera semplicemente non ha funzionato con noi"


[motogp.com]

Moto2: In Qatar vince Espargarò contro un ostico Redding. Sul podio Nakagami



Chi pensava che Pol Espargarò avesse quest'anno si dovrà evidentemente ricredere: in Qatar lo spagnolo ottiene una vittoria tanto bella quanto sofferta contro un Redding letteralmente agguerrito.

Il GP di Qatar per la classe Moto2 inizia male per Mike di Meglio (JiR Moto2) costretto a partire dalla pit lane dopo un problema nel giro di riscaldamento. La partenza è tutta per i protagonisti del fine settimana Nakagami, Espargaró e Scott Redding. "Jump start" per Ratthapark Wilairot (Thai Honda PTT Gresini Moto2), era 17º.

Bene Aegerter, Rabat e Corsi che provano a recuperare sulla testa della corsa, lontana poco più di un secondo. Il ritmo della top3 è 4-5 decimi più rapido, si sta aprendo un piccolo gap. Subito fuori Axel Pons (Tuenti HP 40).

Nakagami detta un ritmo forsennato davanti, sempre in 2'01.3. Questo insieme all'aggressività di Redding su Espargaró permettono al giapponese di prendere un secondo netto di vantaggio dai diretti inseguitori. L'inglese passa Espargaró e prova a colmare la distanza. Cadono intanto Louis Rossi (Tech3) e Anthony West (QMMF Racing).

A 12 giri dal termine Redding porta a termine la rimonta su Nakagami e si porta in testa. Dietro Espargaró fa segnare il primo giro della gara sotto i 2'01 e passa il giapponese al primo errore. Si ritira Mattia Pasini (NGM Mobile Racing) toccato da Di Meglio, e Cardus cade poco dopo.

Attacco di Espargaro a 5 giri dal termine: in staccata lo spagnolo passa Redding e ora conduce. Nakagami dietro già 4 secondi si accontenta di completare il podio, mentre per la 4ª posizione ci sono almeno 6 piloti in lizza, inclusi Corsi, Aegerter e Simon.

Ci prova fino all'ultimo Redding, ma Espargaro resiste e va a vincere la prima gara della stagione: in terza posizione Nakagami. Completano le prime sei posizioni Dominique Aegerter (Technomag CareXpert), Mika Kallio (Marc VDS Racing Team) e Julian Simon (Italtrans Racing Team). Simone Corsi chiude settimo davanti ad Alex de Angelis.



Losail International Circuit, Classifica Finale:

01- Pol Espargaro – Tuenti HP 40 – KALEX Moto2 – 20 giri in 40’31.782
02- Scott Redding – Marc VDS Racing Team – KALEX Moto2 – + 0.844
03- Takaaki Nakagami – Italtrans Racing Team – KALEX Moto2 – + 12.098
04- Dominique Aegerter – Technomag carXpert – Suter MMX2 – + 18.910
05- Mika Kallio – Marc VDS Racing Team – KALEX Moto2 – + 18.933
06- Julian Simon – Italtrans Racing Team – KALEX Moto2 – + 19.018
07- Simone Corsi – NGM Mobile Racing – Speed Up SF13 – + 19.230
08- Alex De Angelis – NGM Mobile Forward Racing – Speed Up SF13 – + 19.452
09- Tito Rabat – Tuenti HP 40 – KALEX Moto2 – + 20.219
10- Xavier Simeon – Desguaces La Torre Maptaq – KALEX Moto2 – + 20.972
11- Jordi Torres – MAPFRE Aspar Team Moto2 – Suter MMX2 – + 21.674
12- Johann Zarco – CAME Iodaracing Project – Suter MMX2 – + 22.084
13- Marcel Schrotter – Desguaces La Torre SAG – KALEX Moto2 – + 22.093
14- Nico Terol – MAPFRE Aspar Team Moto2 – Suter MMX2 – + 22.496
15- Toni Elias – Blusens Avintia – KALEX Moto2 – + 36.677
16- Mike Di Meglio – JiR Moto2 – MotoBI – + 36.697
17- Sandro Cortese – Dynavolt Intact GP – KALEX Moto2 – + 41.857
18- Danny Kent – Tech 3 Racing – Tech 3 Mistral 610 – + 45.295
19- Randy Krummenacher – Technomag carXpert – Suter MMX2 – + 47.673
20- Sergio Gadea – Interwetten Paddock – Suter MMX2 – + 54.197
21- Kyle Smith – Blusens Avintia – KALEX Moto2 – + 59.245
22- Steven Odendaal – Argiñano & Gines Racing – Speed Up SF13 – + 1’02.713
23- Yuki Takahashi – IDEMITSU Honda Team Asia – Moriwaki MD600 – + 1’04.294
24- Doni Tata Pradita – Federal Oil Gresini Moto2 – Suter MMX2 – + 1’14.017
25- Alberto Moncayo – Argiñano & Gines Racing – Speed Up SF13 – + 1’37.009
26- Rafid Topan Sucipto – QMMF Racing Team – Speed Up SF13 – a 1 giro


[motogp.com]



Moto3: In Qatar è dominio KTM con Salom davanti a Vinales e Rins




Weekend perfetto per Luis Salom (Red Bull KTM Ajo Factory) che trasforma la pole siglata ieri nelle qualifiche di Losail in una splendida vittoria. 

Al via Salom, Viñales e Rins non perdono le proprie posizioni all'uscita dai blocchi, con Folger in quarta posizione seguito da Oliveira e Sissis, che recupera quattro piazze in poche curve. Subito cattive notizie per l'Italia con Niccolò Antonelli (Go&Fun Gresini Moto3) che non termina nemmeno il primo giro, scivolando banalmente e chiudendo in anticipo una gara dalle buone premesse.

Cade anche Alan Techer (CIP Moto3), sorprendente nelle qualifiche, mentre Alex Rins trova subito il record del circuito migliorando per 99 millesimi il precedente di Maverick Viñales (2012). Dietro ai top4 corrono bene le due Mahindra (le uniche a resistere al monopolio austriaco targato KTM). Bella lotta davanti con Folger aggressivo che rischia di finire fuori dopo un uscita nella parte sporca della pista.

Danno spettacolo Sissis e Oliveira in lotta per la sesta posizione, mentre decisamente negative le notizie sul fronte Italia con Romano Fenati in 14ª posizione e Tonucci addirittura 21º. A 10 giri dal termine sono 5 piloti a giocarsi la prima vittoria dell'anno, tutti targati KTM. Uscita di pista per Jakub Kornfeil (Redox-RW Racing GP) mentre si trovava in 9ª posizione, rientra in 13ª proprio davanti a Fenati.

Finale di gara davvero elettrizzante, secondo il tipico stile cui ci ha ormai abituato la classe minore del motomondiale: a lottare in gruppo ci sono ben 5 piloti (tutti KTM) con Rins, Marquez, Salom, Viñales e Folger fianco a fianco per i primi 25 punti del 2013. 

L'ultimo giro lo inizia davanti Salom, con Rins che sbaglia l'ingresso alla curva 1 e perde contatto con la testa. Il pilota ufficiale di KTM spinge fortissimo e nessuno riesce a stargli dietro, con il numero 39 che si aggiudica il GP di Qatar. Sul podio anche Maverick Viñales e Alex Rins, divisi da soli 6 millesimi. In top six anche Marquez, Folger e Khairuddin.


Losail International Circuit, Classifica Finale:

01- Luis Salom – Red Bull KTM Ajo – KTM RC 250 GP – 18 giri in 38’26.859
02- Maverick Vinales – Team Calvo – KTM RC 250 GP – + 0.417
03- Alex Rins – Team Estrella Galicia 0,0 – KTM RC 250 GP – + 0.423
04- Alex Marquez – Team Estrella Galicia 0,0 – KTM RC 250 GP – + 0.701
05- Jonas Folger – MAPFRE Aspar Team Moto3 – KALEX KTM – + 0.916
06- Zulfahmi Khairuddin – Red Bull KTM Ajo – KTM RC 250 GP – + 17.489
07- Miguel Oliveira – Mahindra Racing – Mahindra MGP3O – + 17.566
08- Arthur Sissis – Red Bull KTM Ajo – KTM RC 250 GP – + 19.355
09- Niklas Ajo – Avant Tecno – KTM RC 250 GP – + 28.966
10- Efren Vazquez – Mahindra Racing – Mahindra MGP3O – + 28.995
11- Danny Webb – Ambrogio Racing – Suter Honda MMX3 – + 29.440
12- Brad Binder – Ambrogio Racing – Suter Honda MMX3 – + 29.499
13- Jasper Iwema – RW Racing GP – KALEX KTM – + 39.216
14- Alexis Masbou – Ongetta Rivacold – FTR Honda M313 – + 39.415
15- Romano Fenati – San Carlo Team Italia – FTR Honda M313 – + 39.451
16- Jack Miller – Caretta Technology RTG – FTR Honda M313 – + 39.797
17- Philipp Öttl – Paddock TT Motion Events – KALEX KTM – + 50.846
18- Alessandro Tonucci – La Fonte Tascaracing – FTR Honda M313 – + 51.093
19- Toni Finsterbusch – Kiefer Racing – KALEX KTM – + 51.218
20- Ana Carrasco – Team Calvo – KTM RC 250 R – + 51.266
21- Juanfran Guevara – CIP Moto3 – TSRC3 Honda – + 51.329
22- Jakub Kornfeil – Redox RW Racing GP – KALEX KTM – + 53.745
23- Francesco Bagnaia – San Carlo Team Italia – FTR Honda M313 – + 54.691
24- Matteo Ferrari – Ongetta Centro Seta – FTR Honda M313 – + 54.948
25- Florian Alt – Kiefer Racing – KALEX KTM – + 55.236
26- Eric Granado – MAPFRE Aspar Team Moto3 – KALEX KTM – + 1’03.601
27- Hyuga Watanabe – La Fonte Tascaracing – FTR Honda M313 – + 1’23.040
28- Lorenzo Baldassarri – GO&FUN Gresini Moto3 – FTR Honda M313 – + 1’23.178


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MotoGP: Yamaha conferma la fornitura dei motori in leasing a partire dal 2014


Yamaha Motor Company ha scelto il weekend di Doha, primo appuntamento della stagione 2013 del motomondiale, per confermare ufficialmente una notizia che nell'ambiente aleggiava ormai da mesi: in seguito ad un accordo con Dorna Sports SL e la FIM, dal 2014 la casa di Iwata fornirà in leasing su base annuale i propulsori della YZR-M1. Un'opportunità, secondo Yamaha, per assicurare maggiore competitività alle squadre impegnate nel motomondiale, promuovendo e rendendo più spettacolare e appetibile per pubblico e sponsors il campionato della MotoGP.

Secondo quanto stabilito il programma avrà iniziale valenza triennale (2014-2015-2016) e permetterà alle squadre di costruire privatamente la propria moto attorno al motore Yamaha oppure di accordarsi con un telaista indipendente per l'assemblaggio della moto. 
Buone notizie quindi per i team CRT, attualmente dotati di motore derivato di serie, principale responsabile (anche se non l'unico) dei pesanti distacchi accusati rispetto ai prototipi veri e propri.

Come affermato precedentemente da Lin Jarvis - numero uno di Yamaha Racing - la casa giapponese fornirà un massimo di quattro motori alle scuderie private, da aggiungersi ai due del team satellite Tech3 e ai due del team Factory.

Dettagli più specifici saranno resi disponibili a breve, anche a beneficio dei potenziali acquirenti. Per ora è stato precisato che i team interessati all'operazione dovranno contattare direttamente Dorna o la stessa Yamaha Motor Racing.




[Fonte: motogp.com/Immagini: Yamaha Motor Company]