Gara 1:
Il MotorLand Aragon di Alcaniz si è dimostrato un circuito magico per Chaz Davies (BMW Motorrad GoldBet), che ha conquistato la vittoria in gara 1 (la seconda in carriera nel Campionato WSBK). Il pilota gallese, che conquistò lo scorso anno su
questa pista il suo primo podio nelle derivate di serie, è stato autore di una prova
perfetta, condotta in solitaria dopo l'uscita di scena di due potenziali
candidati al successo.
Gli sfortunatissimi Eugene
Laverty (Aprilia Racing Team) e Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) sono stati
infatti costretti al rientro ai box, rispettivamente al quarto e quinto giro,
mentre erano in testa alla corsa. Il pilota ufficiale Aprilia, a differenza
dell' inglese - autore della pole sabato -, ha fatto ritorno in pista più avanti nel corso
della gara, per provare la moto a seguito del lavoro svolto dai tecnici.
La casa di Noale è riuscita
comunque a guadagnare il secondo gradino del podio con Sylvain Guintoli, nuovo
leader della classifica dopo gara 1. Un possibile doppietta per il team ufficiale
BMW è stata invece vanificata da un problema al cambio nel finale occorso a
Marco Melandri, che ha fatto scendere il ravennate dalla seconda alla quinta
posizione, costringendolo recuperare agguerrito fino al terzo posto.
Amaro ultimo giro per Davide
Giugliano (Althea Racing Aprilia), fermato da un problema tecnico mentre si
trovava in quarta posizione, dopo un'ottima prestazione. Il pilota di casa
Carlos Checa (Team Ducati Alstare), ha concluso settimo dietro Jonathan Rea
(Pata Honda World Superbike), Loris Baz (Kawasaki Racing Team) e Jules Cluzel
(FIXI Crescent Suzuki).
Gara2:
Il weekend si conferma da incorniciare per Chaz Davies, che ha replicato il successo di gara uno andando
a conquistare un'incredibile doppietta al MotorLand di Aragon. L'alfiere del
BMW Motorrad GoldBet Superbike Team si è rivelato inarrestabile sul caldo asfalto
della pista spagnola, chiudendo con ampio margine sul secondo classificato
Sylvain Guintoli (Aprilia Racing Team), che resta al comando della classifica
anche dopo gara 2.
Una domenica da dimenticare
invece per il secondo pilota ufficiale Aprilia, Eugene Laverty, scivolato alla
curva 2 poco dopo la partenza di gara, dopo essere transitato in testa alla
prima staccata. Risolleva in parte le sorti della sua giornata Tom Sykes
(Kawasaki Racing Team), che prende il largo nel finale dopo una lunga battaglia
sul filo dei millesimi con Davide Giugliano (Althea Racing Aprilia), quarto al
traguardo.
Quinto posto per Marco Melandri
(BMW Motorrad GoldBet), lontano dalle prestazioni di gara 1 ma comunque in
grado di concludere davanti a Loris Baz (Kawasaki Racing Team) e Jules Cluzel
(FIXI Crescent Suzuki), quest'ultimo partito dalla pit lane dopo un problema
sulla griglia di partenza. Ottavo posto per Carlos Checa (Team Ducati Alstare).
Chaz Davies:
“Per me è un giorno fantastico. Non riesco neanche a spiegare quanto
sono felice. Che week end! La mia prima vittoria con BMW e poi una doppietta…
questo è qualcosa che speravo di fare quest’anno ma non mi aspettavo che
succedesse così presto. Voglio ringraziare BMW e tutti quelli che mi hanno
supportato. Sapevo che eravamo piú forti. BMW ha fatto un lavoro fantastico
nell’ultimo mese dall’Australia, e tutti hanno lavorato sodo. Inoltre, ora,
posso dire davvero che la RR è la mia moto, in sella, infatti, mi sento davvero
a mio agio. In Gara 1 Tom e Eugene, che non sono arrivati alla fine, hanno reso
tutto più semplice. In Gara 2 poteva sembrare che tutto fosse relativamente
facile ma, ad essere onesti, ho dovuto spingere forte. Una delle cose più
significative è che abbiamo testato molto ad Jerez ma non qui ad Aragón, dove
invece quasi tutti gli altri hanno testato. Il fatto di aver vinto dimostra
sottolinea ancora una volta il lavoro che BMW ha fatto. Ora dobbiamo rimanere
concentrati e continuare a lavorare sodo. Assen è una pista che mi piace e non
vedo l’ora di essere li”
Sylvain Guintoli:
“Nella prima gara mi ero preoccupato perché ho fatto veramente tanta
fatica, come accaduto durante tutto il weekend. Quella di Aragon è forse la
pista più indigesta per me, quindi due secondi posti sono un risultato davvero
eccellente. Devo ringraziare il Team Aprilia, gli ingegneri ed il mio
capotecnico Aligi Deganello perché grazie a loro sono riuscito a guidare molto
meglio in Gara2, le continue modifiche alla RSV4 hanno funzionato a dovere
anche se Chaz era davvero impossibile da battere. Vado ad Assen fiducioso, i
risultati di oggi sono anche l’occasione perfetta per annunciare il prossimo
arrivo del mio quarto figlio!”
Marco Melandri:
“Non è stato proprio un week end positivo. Alla partenza di Gara 1 non
mi sentivo a mio agio con l’anteriore e ho fatto un grande errore cercando di
superare gli avversari che mi precedevano alla fine del lungo rettilineo. Poi
ho potuto tenere un buon ritmo e migliorare fino al secondo posto. Ho pensato
di poter tenere la posizione fino alla fine della gara ma sfortunatamente ho
preso un folle tra terza e seconda, e così ho concluso in terza posizione. In
Gara 2, sulla scorta dell’esperienza con il 16,5”, ho montato un pneumatico più
duro all’anteriore, ma con il pneumatico da 17” il risultato non è stato quello
che mi aspettavo. Ho perso grip e non riuscivo a guidare la moto. Ho tentato
finché ho potuto poi, ho preferito non rischiare. La spalla non mi ha fatto
male, però alla fine non avevo più forza nelle braccia e non ho voluto forzare .
Ora guardo avanti alla prossima gara di Assen, dove saremo sicuramente più a
posto. Voglio congratularmi con Chaz che ha guidato magnificamente!”.
Tom Sykes:
“Centrare il podio in gara 2 non è stato il modo migliore di concludere
il week end di gare ma è sicuramente un modo accettabile. Sarebbe stato bello
finire gara 1 in maniera migliore, anche per raccogliere più informazioni per
la seconda manche, ma non cerco scuse, i piloti prima di me hanno corso in
maniera eccellente. Finalmente stiamo per spostarci su circuiti dove siamo un
po’ più forti di qui e finalmente ho recuperato dall’infortunio e il team sta
lavorando duro, per cui vediamo cosa riusciremo a fare ad Assen.”
Eugene Laverty:
“Gara 1 è stata davvero deludente, ero in testa e facevo segnare buoni
tempi ma mi ero già accorto che qualcosa non funzionava a dovere sulla moto. Mi
sono dovuto fermare ai box, perdendo 6 giri, ma sapevo di potermi rifare in
Gara2. La doppia procedura di partenza invece mi ha creato qualche problema,
perché ha fatto abbassare la temperatura delle gomme, infatti ho perso prima il
posteriore e poi l’anteriore con conseguente scivolata. Non è certo stata la
domenica perfetta, ma il campionato è ancora lungo e mi rincuora sapere che
avevo le carte in regola, sfortuna permettendo, per puntare anche qui ad un
buon risultato”
"Volevo il podio
in entrambe le gare ma nella prima è successo quello che è successo. Ho visto
il mio team che quando faceva il rifornimento ha mandato fuori anche un po' di
benzina: non ne entrava più, e quindi non potevo arrabbiarmi con qualcuno. In
gara 2 sono partito tranquillo, volevo fare il mio passo. Nei primi giri c'era
un po' di casino ed ho preferito tenermi fuori. Sapevo che Davies e i due
dell'Aprilia per tenere il passo dovevano rischiare molto, quindi, volevo
vedere cosa succedeva. Io ho chiesto molto alla moto poi a quattro giri dalla
fine ho avuto qualche segnale ed allora ho preferito accontentarmi del quarto
posto. Osare di più avrebbe significato una str...ta. Dopo un week end dove non
riuscivamo ad entrare in fase, il risultato è ottimo anche perché ho dimostrato
di poter stare tranquillamente tra i migliori. Non conosco ancora bene la moto.
Non riesco a venire fuori salvo che in gara, quando per certe cose è troppo
tardi. Stiamo lavorando anche sul fronte delle prove e cominciamo ad
ingranare".
Loris Baz:
“La prima gara è andata bene ma ho sbagliato la partenza e se fossi
partito meglio penso avrei potuto lottare con i ragazzi là davanti. Ho dovuto
lottare per passare alcuni piloti e sapevo che colmare la distanza sarebbe
stato difficile. Abbiamo fatto un ottimo lavoro a livello di setting e penso
saremo in grado di lottare per essere sempre tra le prime 4 o 5 posizioni. Sono
felice di aver chiuso al 5° posto in gara 1 dove abbiamo dimostrato che il duro
lavoro svolto sta portando buoni frutti. In gara 2 ero sulla griglia quando
hanno cancellato la partenza quindi ho spento il motore che è quello che si fa
normalmente in queste situazioni. Mi hanno poi detto che non avrei dovuto farlo
e quindi mi è toccato partire dalla corsia dei box assieme a Jules Cluzel. Se
fossi normalmente partito dalla griglia forse avrei potuto ottenere un
risultato migliore ma mi sarei potuto mettere in gioco con gli altri piloti.”
Carlos Checa:
“Ho l’impressione che qualche miglioramento per quanto riguarda la
ciclistica ci sia stato, anche se nella prima manche faticavo nell’inserimento
in curva della moto e non riuscivo a trovare il punto di corda. Ad un certo
punto mi sono reso conto di essere stato punto da un’ape e negli ultimi giri
avevo anche la spalla che ha cominciato a farmi male. Nonostante questo ho
fatto di tutto per tenere il passo e sono riuscito a mantenere la mia posizione
in entrambe le manche. Alla fine non è andata così male. Ovviamente non
possiamo essere soddisfatti dei risultati ma in queste condizioni non credo che
avremmo potuto fare molto di più. Sono soddisfatto invece del lavoro che
abbiamo svolto durante il weekend, ho passato il mio feedback ai tecnici che
hanno lavorato tanto e sono certo che sapranno portarci nella direzione giusta.
Guardiamo sempre avanti. Adesso abbiamo due giorni di test a Jerez molto
importanti e poi andremo ad Assen dove speriamo di accorciare ulteriormente il
gap.”
Ayrton Badovini:
“Non sono state gare facili per noi ma alla fine direi che abbiamo
visto dei progressi. In gara 1 ho fatto di tutto per concludere la gara e
prendere qualche punto , pur senza prendere particolari rischi. Nella seconda ho
girato molto meglio: la moto si comportava in modo diverso rispetta alla prima
manche e sono riuscito a spingere un po’ di più. Abbiamo fatto delle modifiche
piuttosto drastiche alla moto fra le due gare e questo ha fatto la differenza.
Direi che un piccolo passo avanti l’abbiamo fatto. Stiamo lavorando bene, e
abbiamo chiara la direzione in cui andare. I test a Jerez saranno molto utili
per me in particolare, fino ad adesso non ho passato molto tempo in sella alla
mia moto e spero di poter sfruttare al meglio i due giorni in pista. Tutte le
informazioni raccolte durante il weekend serviranno per continuare con il
nostro lavoro sia a Jerez che in vista delle prossime gare.”
Michel Fabrizio:
Jules Cluzel:
"Gara due era molto complicata e abbiamo avuto alcuni
problemi. Quando mi sono schierato sulla griglia di partenza non sono riuscito
a trovare la folle, ero in seconda marcia in attesa della partenza e ho cercato
di nuovo di metter e la prima ma non funzionava e la moto stava iniziando ad
avere problemi perché la frizione era sempre calda. Ho pensato che se le luci
si fossero accese subito sarebbe stato ok, ma è passato diverso tempo così ho alzato
la mano per avvisare del problema. Ho dovuto così iniziare la gara dalla pit-lane,
così ho cercato di partire molto velocemente e inventare qualcosa. Mi sono
sentito a mio agio man mano che la gara andava avanti, ma mentre passavo Baz ho
avvertito una strana vibrazione dal motore e poi sentito un rumore e mi sono
guardato alle spalle per controllare se qualcosa fosse rotto, perché anche il potenza
del motore era diversa. Non c'era fumo
così ho continuato, ma Baz mi ha passato e ha fatto un po 'di gap. L’ho preso
di nuovo, ma il mio motore non funzionava correttamente, così ho fatto tutto
quello che potevo per finire settimo e sono molto contento di questo risultato.
La prima gara è stata difficile perché ho avuto alcuni
problemi di grip, la moto scivolava molto, ma sono stato felice di chiudere
sesto. Sono stato poi in attesa di migliorare il mio risultato in gara due e
magari finire nella top-five, ma non doveva capitare quello che è successo alla
partenza. Nel complesso è stato un buon weekend per noi e sono soddisfatto di
entrambi i risultati, dopo tutto quello che è successo. E’ stato davvero bello
vedere Leon in pista e spero che lui recuperi completamente e il più
rapidamente possibile, perché abbiamo bisogno di lui nei box e sul circuito."
“E 'difficile sapere cosa dire, davvero, perché era chiaro che eravamo
un po' in ritardo arrivando alle gare qui dopo il test di due settimane fa.
Subito il Venerdì mattina la moto andava molto meglio e abbiamo lavorato sodo
con i ragazzi per tutto il weekend e abbiamo fatto un long run per capire
l'impostazione dell’elettronica. Penso che abbiamo ottenuto buone indicazioni,
ma sono deluso dalle prestazioni complessive. Nelle gare non ero in grado di
competere con gli altri ragazzi sul rettilineo, per cui ho spinto intensamente
nel resto del circuito. In gara uno abbiamo avuto la strategia ha funzionato
meglio di quanto ci aspettassimo, perché alcuni piloti hanno avuto un po 'di
sfortuna. Ho finito quarto., per me è stato come un podio, è stato come
risalire una scala. Poi in gara due ho avuto un problema con il registro del freno.
La leva andava a fondo corsa, potevo essere un rischio per gli altri piloti
così sono tornato ai box per risolvere il problema. Il mio passo era consistente
quando sono rientrato, è stato un vero
peccato perché secondo me meritavamo qualche punto in più in gara due. Andiamo
ad Assen senza ulteriori test, cosa che
darà ai ragazzi un po’ di riposo. Penso che tutti noi ne abbiamo bisogno,
perché abbiamo avuto un sacco di test di recente, ma tutti siamo speranzosi di
aver imparato dai problemi avuti questo weekend e di ricominciare ad Assen.”
Leon Haslam:
“E 'stato un inizio di weekend difficile con i problemi che abbiamo
avuto il venerdì e sabato poi ancora di più con l'incidente in qualifica e poi
il problema tecnico per la rottura di un sensore nella FP2. Abbiamo finalmente
la moto a posto nella Superpole, ero
davvero felice e abbiamo trovato un buon tempo. In gara abbiamo appena avuto
problemi ai freni. Gara uno è stata peggiore di gara due, i problemi hanno determinato
i nostri risultati.”
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