Austin si tinge di arancione con
la doppietta Repsol Honda. Per Marquez pole, vittoria e leadership del
mondiale. sul podio anche Lorenzo.
Subito un'ottima uscita dai
blocchi di Pedrosa e Bradl che trovano le prime due posizioni seguiti da
Marquez. Pattina Lorenzo, quarto, mentre Rossi recupera dall'ottava alla sesta
piazza.
Marquez recupera in fretta la
seconda posizione con l'obiettivo di non lasciar scappare Pedrosa, mentre
Lorenzo, ora terzo, fatica a tenere il ritmo delle due Repsol Honda. Dietro un
errore di Cruthlow lascia la quarta posizione a Stefan Bradl mentre Rossi è in
lotta per la sesta piazza con un ottimo Bautista.
Pedrosa e Marquez dopo pochi giri
sono già in fuga con quasi due secondi su Lorenzo. Dietro si consolidano le
posizioni con Crutchlow seguito da Stefan Bradl e Rossi.
A nove giri dal termine arriva il
primo attacco di Marquez a buon fine. L'unica differenza tra i due piloti di
testa sono le gomme, con il 93 che sceglie (a differenza di praticamente tutta
la griglia) una mescola dura posteriore.
Si ritirano in sequenza Colin
Edwards, Lukas Pesek e
Danilo Petrucci. Pedrosa molla il colpo e lascia a
Marquez la prima vittoria in MotoGP. Dopo la pole più giovane arriva anche la
vittoria più giovane con 20 anni e 63 giorni. Sul podio, tutto spagnolo, ci
sono il numero 26 e Jorge Lorenzo, che salva una domenica difficile con il terzo
posto.
Cal Crutchlow,
Stefan Bradl e Valentino Rossi completano le
prime sei posizioni.
Marquez con questa vittoria trova
anche la leadership del mondiale, appaiato a Lorenzo a 41 punti, ma davanti al
connazionale per aver conquistato l'ultima vittoria in ordine cronologico.
Classifica gara:
01- Marc Marquez – Repsol Honda Team – Honda RC213V – 21
giri in 43’42.123
02- Dani Pedrosa – Repsol Honda Team – Honda RC213V – +
1.534
03- Jorge
Lorenzo – Yamaha Factory Racing – Yamaha YZR M1 – + 3.381
04- Cal
Crutchlow – Monster Yamaha Tech 3 – Yamaha YZR M1 – + 6.616
05- Stefan Bradl – LCR Honda MotoGP – Honda RC213V – +
12.674
06-
Valentino Rossi – Yamaha Factory Racing – Yamaha YZR M1 – + 16.615
07- Andrea Dovizioso – Ducati Team – Ducati Desmosedici GP13
– + 22.374
08- Alvaro Bautista – GO&FUN Honda Gresini – Honda
RC213V – + 22.854
09- Nicky
Hayden – Ducati Team – Ducati Desmosedici GP13 – + 33.773
10- Andrea
Iannone – Energy T.I. Pramac Racing – Ducati Desmosedici GP13 – + 42.112
11- Aleix
Espargaro – Power Electronics Aspar – ART GP13 – + 48.837 (CRT)
12- Bradley
Smith – Monster Yamaha Tech 3 – Yamaha YZR M1 – + 50.705
13- Ben
Spies – Ignite Pramac Racing – Ducati Desmosedici GP13 – + 1’14.132
14- Randy
De Puniet – Power Electronics Aspar – ART GP13 – + 1’15.651 (CRT)
15- Yonny
Hernandez – Paul Bird Motorsport – ART GP13 – + 1’19.591 (CRT)
16- Michael
Laverty – Paul Bird Motorsport – PBM 01 – + 1’34.391 (CRT)
17- Hiroshi
Aoyama – Avintia Blusens – BQR FTR – + 1’39.823 (CRT)
18- Hector
Barbera – Avintia Blusens – BQR FTR – + 1’39.952 (CRT)
19- Claudio
Corti – NGM Mobile Forward Racing – FTR Kawasaki – + 1’46.773 (CRT)
20- Bryan
Staring – GO&FUN Honda Gresini – FTR Honda MGP13 – + 1’48.084 (CRT)
21- Blake
Young – Attack Performance Racing – Attack Performance APR – 1 giro (CRT)
Marc Marquez: “Una giornata bellissima. Dopo aver
conquistato il mio primo podio a Losail ero felice, ancor di più oggi dopo
questa mia prima vittoria in MotoGP. Sinceramente sta andando meglio di quanto
mi aspettassi questo inverno, il merito è di tutta la squadra perchè senza il
loro lavoro e supporto non sarei mai riuscito a raggiungere questi risultati.
Oggi mi aspettavo una gara dura ed impegnativa, così è stato. All’inizio ho
seguito Dani, poi a 10 giri dalla fine, quando ho visto aveva un piccolo
problema, l’ho passato e sono riuscito a conquistare questa vittoria. Ho scelto
la gomma dura e penso sia stata la soluzione giusta: rispetto a Dani avevo un
piccolo vantaggio che mi è servito per raggiungere questo risultato. Sono
ovviamente felicissimo, più che dei 25 punti e della leadership di campionato
per esser riuscito a vincere alla mia seconda gara in MotoGP. Adesso mi godo
questo momento perchè da Jerez si prospettano diverse gare difficili per me. Al
titolo in questo momento non ci penso, guardo soltanto a Gran Premio dopo Gran
Premio“.
Dani Pedrosa: “E’ stata una gara impegnativa, ma posso
esser contento di questo risultato. Verso la fine ero un po' stanco, ho sofferto
al braccio sinistro che ha perso energia a pochi giri dalla fine: questo ed un
mio errore non mi ha consentito di lottare per la vittoria. Sono rimasto per
quasi tutta la gara in testa con Marc che, così come a Losail, mi ha
seguito. Lì ho pensato di lasciarlo passare, ma alla fine ho deciso di fare il
mio ritmo fino a quando mi ha superato. A quel punto mi sentivo comunque in
grado di potergli rispondere, ma a tre giri dal termine ho commesso un errore,
ho perso 1″5 in una curva e, senza più energie al braccio, ho perso la gara.
Peccato perchè la moto andava bene e rispetto a Losail ho ritrovato
completamente la fiducia in sella. A Losail avevamo tanti problemi, anche qui
nelle prove, ma oggi siamo riusciti a risolverli e ritrovare quella fiducia che
cercavo. Perdevo qualcosa rispetto a Marc nel primo settore, ma nell’altra
parte della pista andavo bene. In ogni caso è un buon risultato, complimenti a
Marc che è stato davvero bravo e ha disputato una bellissima gara. Adesso
andiamo a Jerez che è uno dei tracciati che mi piace di più…”
Jorge Lorenzo: “Il terzo posto? Era il massimo risultato
possibile per noi oggi. Anzi, siamo andati meglio del previsto: ieri eravamo
distanti dalle due Honda, ma oggi ho concluso soltanto a 3-4″ dal vincitore.
Nel Warm Up abbiamo trovato una soluzione che ci ha permesso di ridurre il gap,
in particolare perdevamo troppo tempo nelle curve da 1° marcia. Posso esser
soddisfatto di questo risultato perchè, due decimi più veloce a giro, forse
sarei persino riuscito a stare con Dani e Marco. Prima di questa gara eravamo
un pò preoccupati, ma siamo stati in grado di non sfigurare ed ottenere un
terzo posto importante per il campionato. Lascio Austin ancora in testa alla
classifica seppur a pari punti con Marc che oggi ha disputato una
gran gara: vincere alla sua seconda presenza in MotoGP ed alla sua età è da
fenomeni. Per quanto mi riguarda sono comunque soddisfatto, con questo
risultato ho raggiunto il 100° podio nel Motomondiale: dal Brasile 2003 ne è
passato di tempo, ma sembra davvero volare, è incredibile!“.
Valentino Rossi: “Speravo di andare un pò meglio. Senza
dubbio oggi è andata male. Sapevamo che questa sarebbe stata una delle piste a
noi sfavorevoli, inoltre sin dal giro di ricognizione ho avuto un problema al
disco del freno anteriore: di fatto si è staccato un pezzo, c’erano tante
vibrazioni e problemi ad ogni staccata sin dal primo giro. A parte questo
problema, oggi ho faticato. Abbiamo trovato una modifica giusta soltanto nel
Warm Up, ma in gara la moto mi si chiudeva sempre davanti. Ho perso tempo
dietro a Bautista ed, una volta che sono riuscito a passarlo, potevo raggiungere
Bradl, ma a quel punto ho iniziato ad avere problemi sul davanti, soprattutto
sul lato destro del pneumatico. Potevamo far meglio, ma sapevamo che qui
sarebbe stato difficile per noi e dovevamo difenderci il più possibile. In ogni
caso ho preso punti per il campionato, in classifica non sono poi così tanto
distante e spero che a Jerez andrà meglio. Nei test ero andato bene, questo mi
rende fiducioso di poter tornare sul podio. Marquez? E’ stato bravissimo,
vincere alla seconda gara in MotoGP non è un caso: bisogna esser un fenomeno,
oggi è riuscito a fare la differenza in gara così come ci era riuscito nei
test“.
Cal Crutchlow: “Sono molto soddisfatto e abbiamo fatto un
lavoro incredibile, che nessuno di noi si aspettava prima di arrivare in Texas.
Senza test ero preoccupato e come se non bastasse c'è stato anche l'incendio
nei box mercoledì notte. Finire quarto dietro a Marquez, Pedrosa e Lorenzo è un
grandissimo risultato. Abbiamo fatto un'ottima qualifica e mi sono stupito del
mio ritmo. Sfortunatamente in gara sono andato lungo nel tentativo di passare
Bradl ma sono riuscito a rifarmi sotto. Ho corso sul ritmo di Lorenzo e questo
mi da grande fiducia per le prossime gare. Sto dando il 100% e continuiamo a
dimostrare che il pacchetto Monster Tech3 è competitivo. Ora andiamo a Jerez
con l'obiettivo di fare un'altra grande gara”.
Bradley Smith: “Dopo lo zero di Losail sono davvero felice di aver concluso la gara, ho imparato molto oggi sulla distanza di 21 giri. Su indicazione della Bridgestone ho scelto la gomma dura davanti, senza dubbio è stata la scelta giusta, ma ci ho messo qualche giro a comprender appieno il rendimento. Dopo Losail avevo bisogno di tutto, tranne che di una caduta, così nei primi giri ho preferito non correr rischi inutili e questo mi ha penalizzato. La buona notizia è che giro dopo giro ho migliorato i miei riferimenti cronometrici tanto che nel finale ho ottenuto il mio miglior tempo del weekend: questo è un buon segno, dimostra che sto iniziando a capire e guidare bene la moto. Questi progressi mi rendono fiducioso in vista di Jerez dove l’obiettivo sarà quello di conquistare un posto nella top-10“.
Stefan Bradl: “Siamo soddisfatti di questo quinto posto perché dimostra che abbiamo lavorato bene. Sono partito benissimo ma non sono stato aggressivo come gli altri ad inizio gara perché, con il serbatoio pieno, il davanti mi scivolava un po’ quindi ho saggiamente deciso di rimanere concentrato e calmo. A 13 giri dalla fine Crutchlow mi ha passato perché aveva un gran passo specialmente in entrata di curva: io non ero così avvantaggiato ma in uscita ero veloce. Penso che il quinto posto vada benissimo perché era quello che ci aspettavamo qui al COTA".
Nicky Hayden: “Per me è stato un weekend veramente duro.
La pista di Austin è fantastica, ma purtroppo ho perso un po’ di tempo nei
primi giri ed ero in difficoltà soprattutto nei cambi di direzione. Non sono
mai riuscito a trovare la fiducia nell’avantreno e ad affrontare nel modo
migliore le curve. I ragazzi del team avevano fatto un ottimo lavoro per
prepararmi il miglior set-up per la gara, e quindi non ho nessuna scusa. Un
nono posto non è quello che volevamo oggi, però sono fiducioso per il prosieguo
della stagione.”
Ben Spies: “Ho avuto un piccolo problema con un nervo nel petto ma non so a cosa
sia dovuto, forse è una conseguenza del dolore alla spalla che comunque sta
migliorando sempre di più da dopo il Qatar. A due giri dalla fine del warm up
ho sentito una fitta ed ho avuto la sensazione di avere un coltello infilzato.
Non so cosa sia successo ma sono andato subito alla clinica mobile dove hanno
fatto il possibile per rimettermi in condizioni di affrontare la gara. Ho
provato a dare il massimo ma non è stato sufficiente e a 8 giri dalla fine
avrei voluto rientrare ma poi ho preferito resistere e portare a casa più punti
possibili. Mi dispiace più per i fans, il team che ha lavorato duramente, ed
onestamente anche io ho dato il massimo ma faceva davvero male. Dobbiamo fare
ancora molto per tornare al 100% con il team, la moto e con me stesso. Sono sinceramente
dispiaciuto per il team, gli amici, la famiglia, Ducati e Pramac perché
meritano di più, e al momento anche se lavoro duramente, non è abbastanza“.
[motogp.com/ immagini dal web]
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