mercoledì 10 aprile 2013

SBK: I Team si preparano per il secondo round stagionale ad Aragon




Tutto è pronto per il secondo round del campionato Mondiale Superbike 2013, che si svolgerà il prossimo weekend (12-14 aprile) sui 5344 metri del MotorLand Aragón di Alcaniz in Spagna.

Grandi aspettative per il team Ducati Alstare di Francis Batta, particolarmente sfortunato nel primo appuntamento della stagione a Phillip Island vista la frattura dell’astragalo del piede sinistro patita da Ayrton Badovini durante le prove e la bruttissima caduta in gara di Carlos Checa in seguito al contatto involontario con Marco Melandri.
L'evento di Aragón rappresenta quindi una tabula rasa per entrambi i piloti, che nelle ultime settimane hanno lavorato sia in palestra che con i medici, con l'obiettivo di arrivare in forma per il primo appuntamento europeo del campionato.


Carlos Checa: "Fisicamente parlando sono abbastanza a posto. Faccio ancora fatica ad andare in bici o a correre a piedi, ma riesco ad allenarmi in palestra e a fare ginnastica, quindi in moto non ci dovrebbero essere problemi. Anche mentalmente mi sento forte e pronto per le prossime gare. Fino a che non saremo lì in pista, faccio fatica a fare dei pronostici. Cominceremo con il nostro set-up di base e poi una volta in moto vedremo cosa c'è da fare - dipende sempre delle condizioni, dal livello di grip, dal consumo delle gomme. Sono stato ad Aragón la scorsa settimana per vedere il team di sviluppo che girava; hanno lavorato soprattutto sull'elettronica, che funziona bene, anche l'antispin. Non possiamo fare quei tipi di prove durante il weekend di gara perché ci vuole tanto tempo ed inoltre abbiamo solo una moto, quindi quello che hanno fatto durante i test ci darà delle informazioni e dei parametri molto utili. Ad Aragón spero di poter continuare a far crescere sia la moto che me stesso."


Ayrton Badovini: "In palestra ho lavorato soprattutto sulle braccia e la parte superiore del corpo, mentre ovviamente per quanto riguarda le gambe posso fare ancora molto poco. Camminavo con le stampelle fino a pochi giorni fa perché mettere il peso sul piede era veramente un rischio. Quindi è da pochi giorni che riesco a camminare abbastanza bene, anche se non ho ancora tutta la mobilità del piede. Ho lavorato con i ragazzi della Clinica Mobile, abbiamo provato a mettere lo stivale e ad assumere la posizione di guida e non sembra che ci siano grossi problemi - non dovrei fare fatica a spingere sulle pedane. Parlando di Aragón posso dire che è un circuito che mi piace. E' vantaggioso per me in questo caso che non sia una pista molto fisica, così ho qualche opportunità di riposarmi, e penso che non farà neanche troppo caldo, fortunatamente. Abbiamo sempre la difficoltà dei due rettilinei e quindi ci sarà da lavorare per compensarla, ma mi sento abbastanza fiducioso."

Infortunio in Australia anche per Marco Melandri, che nella caduta con Checa ha picchiato la spalla precedentemente infortunata. Il ravennate al suo ritorno in Italia si è sottoposto con successo ad un piccolo intervento chirurgico di ripulitura alla spalla destra effettuato dal Dott. Giuseppe Porcellini presso il “Centro di chirurgia ortopedica della spalla” di Cattolica. Il medico ha operato in artroscopia ripulendo alcune aderenze e alcune artrosi all’acromion.

Il BMW Motorrad GoldBet SBK Team ha sfruttato il lungo break dopo la prima gara per completare il programma di test con due sessioni, a marzo e nei primi giorni di aprile, a Jerez De La Frontera. Nel primo test ha provato solo Chaz Davies, mentre Marco Melandri stava recuperando dall'operazione. Il secondo test ha visto invece entrambi i piloti in pista.

Buone aspettative per entrambi i piloti della formazione italo-tedesca, entrambi forti di buoni risultati ottenuti lo scorso anno ad Aragon: Melandri conquistò un secondo posto in gara2 dietro a Max Biaggi, mentre vinse gara 1 oltre ad aver stabilito il giro più veloce in entrambe le gare. Davies finì quarto in gara uno mentre in gara 2 conquistò il primo podio in SBK con il suo terzo posto.


Marco Melandri: "Vado ad Aragon molto ottimista. Non sarà una gara facile sicuramente, ma credo di aver risolto i problemi alla spalla. Mi sento molto libero nel guidare, anche se ovviamente la resistenza è ancora poca. Abbiamo lavorato tanto dopo l'Australia, per chiudere il gap con l'Aprilia, e abbiamo fatto un ottimo lavoro. Aragon mi piace molto, è una bella pista, veloce e anche molto tecnica, sarà un ottimo banco di prova per verificare il lavoro fatto. Mi auguro solo di trovare bel tempo".


Chaz Davies: "Aragon é uno dei migliori circuiti del calendario, un posto fantastico. Il circuito ha un buon mix di tutto: salite, discese, curve secche e veloci. Ed è difficile trovare il giusto set up proprio perché il circuito varia tantissimo. Inoltre rispetto all'anno scorso sarà ancora diverso perché correremo tre mesi prima. Questo vuol dire anche una temperatura diversa che ha effetto in molte aree, ad esempio sul grip. Aragon é un posto speciale per me perché li ho vinto nel 2011 in Supersport, ed era abbastanza inatteso, e l'anno scorso ho conquistato il mio primo podio nel Campionato Mondiale Superbike. Aragon mi piace e non vedo l'ora di tornarci e i risultati positivi dei test della scorsa settimana mi rendono molto ottimista. Ci impegneremo subito dal venerdì mattina e mi auguro di vedere dei risultati domenica".

Decisamente carico anche Michel Fabrizio, autore di un esordio più che positivo a Phillip Island : in gara 1 è stato battuto nel finale per soli 7 millesimi dall’ufficiale Eugene Laverty arrivando terzo per soli 7 millesimi. In gara 2, forte di una buonissima partenza, il romano ha chiuso in quarta piazza.


Michel Fabrizio: "Sono molto carico, ormai è un mese e mezzo che non salgo in moto e quindi la voglia è tanta. Sono concentrato e pronto a dare il massimo per ottenere buoni risultati anche ad Aragon. La top-3 è certamente l'obiettivo più alto, ma prima di tutto devo tornare a mostrare la costanza di rendimento che mi è mancata negli ultimi anni.” “Non voglio che il risultato di Phillip Island rappresenti un episodio isolato, l'intenzione è quella di far sì che questo tipo di rendimento diventi la normalità. Voglio lottare per le posizioni di vertice in modo costante ed i prossimi due round saranno il banco di prova ideale per capire se sono davvero cambiato in questo senso. Durante la pausa mi sono chiuso a riccio per concentrarmi al meglio, sto continuando a lavorare su me stesso così come ho fatto prima della trasferta australiana. Chi ripone aspettative in me deve tornare a credere nelle mie potenzialità, voglio dimostrare di essere un punto fermo della Superbike e non il pilota che non è mai riuscito ad emergere."

Occhio però alle Kawasaki. Sia Sykes che Baz hanno svolto nei primi giorni di aprile dei test sulla circuito di Aragon, ricavandone buone sensazioni. Il britannico ha completato un gran numero di giri in questo test, dimostrando di essere in buone condizioni di forma e  lavorando su nuove componenti per la ciclistica ed alcuni aggiornamenti del motore, all'interno del programma di sviluppo della Ninja ZX-10R.

Baz, dopo i test di Magny-Cours in ottica Bol d'Or, è tornato in sella alla Ninja KRT SBK concentrandosi sul set-up gara. Il transalpino ha migliorato il proprio feeling all'anteriore e si dimostrato fiducioso per ulteriori progressi al posteriore, che potranno arrivare nel corso del weekend di gara.
Più importante del miglior tempo di 1'57.2 fatto segnare è lo stato di forma mostrato da Sykes in pista, dopo il lungo recupero dall'infortunio al polso sinistro e la frattura di tre costole rimediati a ridosso del primo round della stagione 2013 dello scorso febbraio.



Tom Sykes: "Penso che il polso sia al 80% e le mie costole al 98%, quindi mi posso ritenere soddisfatto, in quanto sono riuscito a guidare la moto senza eccessive limitazioni. Nonostante la pioggia del pomeriggio conclusivo siamo riusciti a completare il nostro lavoro, in realtà avevamo già provato tutto nei primi due giorni. Ieri avevamo intenzione di compiere due long run ma la pioggia ha fermato i nostri piani. Ho completato un gran numero di giri e durante il weekend di gara avremo la possibilità di fare una scelta definitiva sulle mescole da utilizzare nella giornata di domenica. Questo test ha portato inoltre dei benefici in termini di performance."


Loris Baz: "Il test è andato molto bene, non ho cercato il giro veloce bensì un miglioramento sulla distanza. Ho provato a migliorare il feeling con la pista ed abbiamo fatto un bel passo avanti all'anteriore. Ieri avremmo voluto lavorare sull'aderenza al posteriore ma la pioggia del primo pomeriggio non ce lo ha permesso. Ad ogni modo le soluzioni provate in questo test hanno dato ottimi riscontri. Le nuove componenti per le forcelle mi danno un buon sostegno all'anteriore e questo è importante per uno come me che entra molto pinzato in curva. Ho fatto inoltre un bel passo in avanti con il set-up da qualifica."

Dominatrice assoluta del weeked di Phillip Island, l’Aprilia è chiamata ad Aragon ad una riconferma su un tracciato sulla quale la RSV4 ha ottenuto buoni risultati con Biaggi e Laverty e particolarmente gradito all’irlandese, attuale capoclassifica a pari punti con il compagno Sylvain Guintoli. Discorso diverso per quest’ultimo, che sul circuito spagnolo non ha mai ottenuto buoni piazzamenti, rimanendo sempre fuori dalla top-ten. Sarà curioso vedere se il grande feeling dimostrato in Australia con la 4 cilindri di Noale si ripeterà anche nel prossimo weekend in un circuito, come detto, poco congeniale al francese.

La lunga pausa prima di Aragon ha permesso alla squadra veneta di lavorare sulla RSV4 con una sessione di test organizzata a Jerez de la Frontera. La Aprilia RSV4 non è stata stravolta rispetto alla scorsa stagione, ma ha subito una evoluzione mirata a renderla più facile nella messa a punto e meno sensibile alle variazioni atmosferiche, andando ad intervenire sul set-up della ciclistica e dell’elettronica. Entrambi i piloti hanno giudicato positivamente le evoluzioni 2013, dimostrandosi fiduciosi in vista delle prossime gare ma, al tempo stesso, non lasciandosi cullare dagli straordinari risultati australiani.


Gigi Dall’Igna (Direttore Tecnico e Sportivo Aprilia Racing): “A Phillip Island siamo sicuramente partiti con il piede con risultati che ci confermano la bontà del lavoro svolto durante l’inverno. Nelle competizioni però, chi si ferma è perduto, specialmente se lo fa basandosi su di un unico, seppur ottimo, risultato. Sappiamo che non tutti i weekend saranno come quello australiano, quindi continuiamo ad intervenire sulla RSV4 e a testare nuove soluzioni che ci permettano di guadagnare decimi preziosi. Anche per i piloti questi test sono importanti, una pausa così lunga tra la prima e la seconda gara potrebbe creare qualche calo di tensione. Devo dire che Eugene e Sylvain sono due grandi professionisti, capaci di valorizzare e potenziare il lavoro svolto da ingegneri e meccanici: questo è un buon biglietto da visita per il resto della stagione”

Leon Camier e Jules Cluzel, alfieri del team FIXI Crescent Suzuki, si presentano al secondo round stagionale con un nuovo motore Yoshimura aggiornato con nuove mappature all’elettronica per le loro GSX-R1000 K13. La scuderia di Paul Denning ha provato assieme a Kawasaki e Honda sul tracciato di Aragon.


Ancora alle prese con un impegnativo lavoro di sviluppo i piloti del team Pata Honda Jonathan Rea e Leon Haslam. I due inglesi hanno svolto un test di 2 giorni ad Alcarras con l’obiettivo di affinare la nuova elettronica sviluppato direttamente dalla casa giapponese per la CBR1000RR.





[Dichiarazioni: worldsbk.com/ Aprilia Racing - Immagini: web]

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